QUARANT’ANNI IN POLIZIA PENITENZIARIA, ULTIMO GIORNO IN DIVISA PER IL COMANDANTE NINU

A lui venne affidata la vigilanza su un detenuto importante, l’attentatore del papa Giovanni Paolo II, il terrorista turco Alì Agca. Come pure è stato in servizio in penitenziari di detenzione per terroristi dei Nar, come Giusva Fioravanti e di terroristi delle Brigate Rosse. Come pure in servizio in reparti di detenzione per “pezzi da novanta” della criminalità mafiosa. Tante esperienze e tanti ricordi per Giuseppe Ninu, oggi in divisa per l’ultimo giorno. Sostituto commissario coordinatore di Polizia Penitenziaria ma per tutti, colleghi e amici, “il comandante”, Ninu si congeda dopo quarant’anni di servizio, trascorsi in penitenziari importanti come Ascoli Piceno e poi nella Scuola allievi di Polizia Penitenziaria di Fonte d’Amore. “L’esperienza nel penitenziario ascolano è quella che mi resta più impressa nell’animo, è stata l’esperienza che mi ha fatto maturare, dandomi tanto” sottolinea Ninu. Nel carcere marchigiano gli venne affidata la custodia di Alì Agca. “Spettava a me vigilarlo durante ogni momento della giornata, soprattutto quando doveva muoversi al di fuori della sua cella e quando era il momento del pranzo e della cena toccava a me il controllo meticoloso di tutto quello che gli veniva cucinato e servito, per comprensibili motivi di sicurezza per la sua incolumità” ricorda Ninu. “Però devo dire che era un detenuto modello, rispettoso delle regole e assai taciturno” aggiunge Ninu. “In altre esperienze poi ho conosciuto esponenti del terrorismo nero e rosso, come Fioravanti, condannato all’ergastolo per la strage di Bologna, che mi resta impresso per il suo stile e anche come persona colta” continua Ninu. Altri cognomi come Nuvoletta e Giuliano, famiglie della camorra, passano per l’esperienza del comandante Nino. “Non ho avuto mai paura, preoccupazione si” si limita a dire il comandante a chi gli chiede dei giorni trascorsi a contatto con detenuti “eccellenti”.  Poi l’approdo alla Scuola di Polizia Penitenziaria, dove Ninu ha dato il massimo, dedicandosi alla formazione degli allievi e all’organizzazione di cerimonie ed eventi ufficiali, tra i quali spiccano “momenti di gloria”, come la partecipazione in rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria, alla parata della festa della Repubblica, in via dei Fori Imperiali e la preparazione di decine di giuramenti di allievi, di cerimonie con i massimi gradi del Corpo ed alti esponenti dell’amministrazione penitenziaria e ministeriali. “La scuola mi ha dato identità e massima visibilità – precisa Ninu – in questi anni ho avuto le più belle soddisfazioni”. Con la Scuola ma anche al di fuori dell’ambiente di lavoro Ninu è stato anche un valido uomo di sport, come calciatore e come allenatore. “Devo il mio ingresso e la mia maturazione nel corpo a due persone soprattutto – continua – ai marescialli Domenico Fiordigiglio ed Ermanno Fallavollita, sono loro che mi hanno incoraggiato a scegliere questa professione e mi hanno dato sempre ottimi consigli e sostegno”. Un ultimo pensiero Ninu lo rivolge “a quell’universo di persone conosciute in questi quarant’anni in divisa”. “Porto in me il ricordo di tutti e quello che mi gratifica di loro è la stima e la fiducia che tutti mi hanno accordato e ovunque vado mi ricordano e mi attestano la loro simpatia e il loro affetto, questo è il dono più grande che mi resta di questo mio lavoro” conclude il comandante, a stento nascondendo la commozione.

GIURAMENTO POLIZIA PENITENZIARIA 2018

PROVE GIURAMENTO

IN PARATA PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

CON LA CAMPIONESSA OLIMPICA DI PATTINAGGIO ARTISTICO CAROLINA KOSTNER

 

IN UNA FORMAZIONE DI CALCIO