MASSACRANO DI BOTTE UN GIOVANE DI CORFINIO, CHIESTO IL PROCESSO PER I FRATELLI FRANZESE

Lo massacrano di botte per una sigaretta negata tanto da mandarlo in coma con i segni dei colpi ricevuti che gli provocano conseguenze permanenti a livello cerebrale. Ora pian piano il giovane picchiato, G.G. originario sta cercando di riprendere a vivere la vita che non sarĆ  piĆ¹ come prima mentre per i quattro picchiatori il procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli ha chiesto al Gup di mandarli scotto processo. Si tratta di quattro persone giĆ  conosciute alle forze dellā€™ordine: i tre fratelliĀ  Franzese, Salvatore, Fulvio e Domenico, tutti residenti a Castelvecchio Subequo e Gabriele Arrotino di Raiano. I fatti fanno riferimento al marzo del 2016 quando i quattro si trovavano allā€™interno di un locale di Raiano. Nel corso della serata uno dei fratelli ha iniziato a litigare con il giovane di Corfinio per una sigaretta negata. Discussione che ĆØ proseguita fuori dal locale dove il malcapitato ĆØ stato accerchiato dai tre Franzese che con lā€™aiuto di Arrotino lo hanno massacrato di botte, picchiando anche un altro giovane che era accorso per cercare di convincerli a non esagerare con i colpi. Calci e pugni fino a quando ĆØ rimasto esanime per terrĆ  tanto da non dare piĆ¹ segni di vita. Pare che per colpirlo avrebbero usato anche un bastone. Preoccupati per le conseguenze che avrebbe portato la sua morte, i quattro hanno cercato di rianimarlo e dopo essersi assicurati che era vivo sono andati via. Sulla vicenda la squadra anticrimine del commissariato, in collaborazione con i colleghi della questura dellā€™Aquila, hanno apertoĀ  unā€™inchiesta che hanno portato avanti con estrema difficoltĆ  per lā€™omertĆ  che hanno trovato da parte dei testimoni presenti al fatto. DifficoltĆ  che perĆ² non hanno impedito alla squadra anticrimine di arrivare al lā€™identificazione dei responsabili e a denunciarli.