SEMINARIO SU VIOLENZA ALLE DONNE, IN QUATTRO ANNI 140 VIOLENZE DENUNCIATE NEL TERRITORIO PELIGNO
In dieci anni di attività il Centro Antiviolenza “La libellula” ed il Centro Antiviolenza “Donna” a Sulmona hanno preso in carico 297 donne. Negli ultimi quattro anni le segnalazioni di violenze ricevute dai due centri sono state 140. I dati sulla violenza che subiscono le donne sono stati presentati questa mattina, nell’aula consiliare del Comune di Sulmona, nel corso del seminario sulla violenza di genere, che avvia i quindici giorni di incontri, manifestazioni ed eventi, contro la violenza sulle donne. Ad aprire le relazioni è stata la dirigente del Commissariato di Polizia di Sulmona, Francesca La Chioma. Il 25% delle segnalazioni sono pervenute ai centri dai servizi socio-sanitari, dal servizio sociale professionale, dal Centro di salute mentale, dal pronto soccorso. Il 16% invece sono pervenute da persone vicine alle vittime di violenza o per il 15% dei casi dalle stesse vittime. E’ cresciuta anche la collaborazione con le forze dell’ordine, dal 3% al 12% dei casi di violenza. Le prese in carico, nello stesso periodo, invece sono state 114. L’età media delle donne che si rivolgono ai centri è di 37 anni. Ma è in crescita il numero delle donne ultrasessantenni che si rivolgono ai centri. In maggior parte sono donne di nazionalità italiana (86%) ed il 14% di nazionalità straniera. In gran parte dei casi sono donne provenienti dall’ambito sociale peligno (80%), per il 15,5% dall’ambito sangrino e per il 4,5% da altri ambiti. In più della metà dei casi (55%) l’autore della violenza è il marito o partner, mentre nel 22% dei casi autori sono ex mariti o ex partner. Ma c’è anche un 11% di casi che a commettere violenza è un conoscente o amico e per il 12% dei casi un familiare. Il 31% delle donne denuncia violenza fisica, mentre il 14% denuncia violenza psicologica. il 16% denuncia violenza sessuale, il 3% molestie. La Casa Rifugio, attiva dal 2005, invece ha ospitato finora 38 donne e 50 minori. il 58% delle donne ospitate è di cittadinanza italiana, il 42% di cittadinanza straniera, in particolare rumene e albanesi. Il 44% ha subito violenza fisica ed economica, il 29% solo violenza fisica, il 23% violenza fisica, economica e sessuale, il 4% violenza fisica e sessuale. I minori ospitati hanno subito per il 26% maltrattamento diretto, il 2% abusi sessuali. La violenza nel 98% dei casi stata compiuta dal padre e nel 2% dei casi dal compagno della madre.