CONSEGNATO AL DIRETTORE DE BORTOLI IL PREMIO PRATOLA 2018 (video)
Al giornalista Ferruccio De Bortoli, già due volte direttore del Corriere della Sera, poi del Sole 24 Ore e oggi presidente della casa editrice Longanesi e dell’associazione Vidas di Milano, è stato assegnato oggi pomeriggio il Premio Pratola, alla sua settima edizione, davanti alla gremita platea del teatro comunale pratolano. Con De Bortoli sono stati premiati anche lo storico vignettista e caricaturista del quotidiano abruzzese Il Centro, Franco Pasqualone, che ha ricordato di aver iniziato per caso la sua collaborazione con il giornale ai tempi del direttore Carlo Pucciarelli, disegnando vignette e caricature ogni giorno e Assunta Palombizio, imprenditrice agricola di Pratola Peligna e titolare del marchio “Aglio rosso D’Alessandro”. Pasqualone, per l’occasione ha fatto omaggio di caricature agli ospiti. Allo stesso De Bortoli, al sindaco Di Nino, al presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, al vescovo Michele Fusco. “L’appuntamento con il premio Pratola è un’emozione che ogni anno si rinnova e ci riempie di orgoglio – ha sottolineato il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino – il premio è un riconoscimento a quei concittadini pratolani che si sono fatti strada e alle eccellenze dell’intero nostro territorio, accanto ad un riconoscimento a grandi nomi del campo nazionale, come oggi avviene premiando il direttore De Bortoli”. Sul palco del teatro il giornalista Ennio Bellucci ha presentato la cerimonia affiancato da Imperia Liberatore. In rappresentanza della Regione sono intervenuti il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Mario Mazzocca e il consigliere regionale Mauro Febbo, che hanno rilevato tutta l’importanza e la qualità della proposta culturale che viene dal Premio Pratola. Pierpaolo Bellucci, presidente dell’associazione Futile-Utile, organizzatrice del premio, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato patrocinando il premio, tra i quali spiccano la Bcc di Pratola Peligna e Banca Generali. Il vescovo Michele Fusco ha auspicato che il premio sia sempre capace di mettere in luce le eccellenze del territorio, guardando al comprensorio peligno, anche per le sue risorse umane, i suoi valori e talenti e così portando luce in un panorama che purtroppo presenta tante ombre, dovute alla crisi che vive il territorio. A salire sul palco per consegnare il premio al direttore De Bortoli sono stati il sindaco Di Nino, Pierpaolo Bellucci e Alessandro Di Tunno, district manager di Banca Generali. Durante la cerimonia l’intermezzo musicale è stato curato dal soprano Chiara Tarquini, che dopo aver intonato le note dell’inno di Mameli ha raccolto un lungo applauso presentando l’aria “Vissi d’arte” da Tosca di Giacomo Puccini, accompagnata al piano da Massimo Domenicano. Rispondendo alle domande dei giornalisti Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e di Nicola Marini, già presidente dell’Ordine nazionale, De Bortoli ha tenuto una vera e propria lezione di giornalismo, sollecitando una riflessione approfondita sui grandi cambiamenti che oggi attraversano l’informazione, provocati soprattutto in questi ultimi dieci anni dall’avvento di internet e dei social. “Il giornalista è chiamato ad interpretare in maniera onesta la realtà, offrendo al pubblico gli elementi, non avariati, per formare un’opinione libera e consapevole” ha premesso il direttore. Poi parlando di internet e dei social De Bortoli ha messo in guardia dalla superficialità delle notizie che si diffondono con questi mezzi, con la confezione anche “ad arte” di fake news, che non si avvalgono delle verifiche e dell’accertamento effettivo dei fatti garantiti da chi esercita la professione giornalistica. Nei social infatti è sempre in agguato il rischio di cadere nella trappola della verosimiglianza che finisca per prevalere sulla verità dei fatti. “E’ il buon giornalista che favorisce la qualità della cittadinanza attiva, evitando che i cittadini diventino sudditi o naufraghi” ha continuato De Bortoli, facendo appello però al dovere del giornalista di ricercare sempre la verità e di non manipolare le notizie, pur conservando una sua opinione dei fatti che racconta. E alludendo alla crisi che vive oggi la società De Bortoli ha esortato tutti a leggere la storia di quello che in Italia accadde subito dopo la Grande Guerra, giusto cento anni fa, per comprendere quello che oggi accade.