DI FELICE (PRO NATURA): DANNI MALTEMPO CAUSATI ANCHE DA CATTIVA GESTIONE DEI FIUMI

Anche la non corretta gestione dei fiumi porta danni ingenti a causa del maltempo. A ricordarlo è Piera Lisa Di Felice, ambientalista, vice presidente della Federazione nazionale Pro Natura e coordinatore regionale dell’associazione, che indica come esempio da seguire l’azione del sindaco di Scontrone, Ileana Schipani. “La decementificazione dei fiumi è la prima fase del processo di restauro del paesaggio fluviale. Eliminare totalmente gli interventi di canalizzazione, regimazione e cementificazione che devastano l’ecosistema fluviale. Proprio nel 2017 a Scontrone, si è proceduto alla decementificazione di un grande tratto del fiume Sangro e quest’operazione è stata fatta grazie alla lungimiranza e professionalità del sindaco di Scontrone Ileana Schipani”. “Il cemento, che aveva soffocato il fiume Sangro, è stato pian piano eliminato per far respirare l’habitat fluviale. Ma questo è solo il primo stadio di un lungo processo a cui è necessario seguano interventi molto specialistici che devono rispettare il valore paesaggistico del fiume e la ricostruzione graduale delle comunità vegetali e animali” prosegue l’esponente ambientalista. “Quanto sta accadendo sul fronte del maltempo che ha fatto tante vittime in pochi giorni “è in realtà frutto di una non corretta gestione del fiume e del suo habitat – sottolinea Di Felice –  fondamentale rimane la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua come riconosciuto dalla Direttiva Alluvioni”. “Tale direttiva – conclude il vice presidente della Federazione Pro Natura – chiede di mettere in atto tutte le sinergie possibili tra obiettivi di qualità ecologica dei fiumi e riduzione del rischio idraulico applicando un approccio mirato a dare ‘più spazio ai fiumi’. La Direttiva afferma che i Piani di Gestione del Rischio di alluvioni ‘al fine di conferire maggiore spazio ai fiumi’ dovrebbero comprendere, ovunque possibile ‘il mantenimento e/o il ripristino delle pianure alluvionali’, ovvero interventi di riqualificazione morfologica”.