“LE VIE DELLA MEMORIA”, IL RICORDO DI GIANNANGELI NEL PREMIO DI POESIA DIALETTALE
Nel nome e nel ricordo del poeta, scrittore e critico letterario Ottaviano Giannangeli, scomparso nel dicembre scorso, nell’aula magna del Comune di Raiano si è svolta questa mattina la cerimonia ufficiale di premiazione del concorso nazionale di poesia dialettale “Le vie della memoria-Vittorio Monaco”. “Giannangeli “gigante di zucchero”, così venne definito dal professore Giuseppe De Robertis, con cui dette la tesi di laurea” ha esordito Stefania Zitella, tracciando il ricordo di Giannangeli e sottolineando che quella definizione fu calzante, non solo per la statura fisica del poeta e scrittore di Raiano ma soprattutto per la sua statura culturale e intellettuale. “Un uomo buono e semplice, una persona squisita e straordinaria – ha continuato Zitella – grazie alla sua opera e al suo impegno l’Abruzzo letterario è uscito dalla sua dimensione provinciale”. Poi Zitella e Andrea Giampietro, che è stato stretto collaboratore di Giannangeli, hanno recitato una poesia tratta dall’antologia giannangeliana. Mentre Melina Di Cesare ha presentato all’organo alcuni brani tratti da canzoni scritte da Giannangeli. Il sindaco di Raiano, Marco Moca, ha annunciato che già si lavora, in sinergia con la famiglia del professore ed Andrea Giampietro, stretto collaboratore di Giannangeli, al progetto di inaugurazione della biblioteca giannangeliana, un patrimonio prezioso da porre a servizio della comunità. Mimì D’Aurora, curatore del premio, ha sottolineato il profondo legame culturale e umano che ha unito sempre Vittorio Monaco a Giannangeli. “Sono stati interpreti e cantori della civiltà contadina, con la loro opera letteraria” ha precisato. La decima edizione del premio, ha poi annunciato D’Aurora, si svolgerà a Pettorano, paese d’origine di Monaco, nel decennale della sua scomparsa. Giannangeli intellettuale, profondamente radicato nella sua terra d’origine, è stato ricordato infine anche da Bruno Di Bartolo, presidente del Centro studi e ricerche “Monaco”, che ha auspicato per il premio di poesia dialettale la partecipazione anche di giovani autori.