IN 250 SUI PEDALI PER SOSTENERE LA LOTTA CONTRO IL DOLORE (Video)

In bicicletta lungo le strade più belle del Centro Abruzzo per sostenere la lotta contro il dolore cronico. In 250 hanno risposto all’appello della Fondazione Isal impegnata da sempre nell’ alleviare le sofferenze provocate dal dolore in tutte le sue manifestazioni. Non una corsa con un vincitore ma una festa alla quale hanno preso parte i 250 appassionati della bicicletta arrivati da ogni parte d’Italia, ma soprattutto le popolazioni dei paesi attraversati che hanno accolto con applausi e incitamenti i partecipanti alla kermesse sportiva. Alle 9,20 in punto è stata data la partenza dal presidente della fondazione Amici Isal, Gianvincenzo D’Andrea e dal presidente dell’associazione di emigranti canadesi Aldo Di Cristoforo con una nuvola di magliette bianche pronti a lanciare il loro messaggio di solidarietà. Alla guida della carovana il presidente della federazione ciclistica aquilana Fernando Ranalli e il presidente della federazione regionale Mauro Marrone che hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa che attraverso il ciclismo e le biciclette porta un messaggio di alto valore sociale. Lasciata Sulmona le biciclette hanno imboccato la strada che porta a Cansano iniziando una lunga ascesa fino al Bosco di Sant’Antonio, attraversando un meraviglioso scenario della natura tra alberi secolari e stupendi colori. Prima sosta nella piazza di Pescocostanzo dove il Comune con la collaborazione degli alpini e dei pensionati del paese hanno accolto i partecipanti con un ricco ristoro a base di prodotti tipici. Di nuovo in bicicletta fino a Campo di Giove e nuova stupenda accoglienza per la carovana di ciclisti. Poi in picchiata verso Sulmona per l’ambito traguardo fissato all’Hotel Meeting dello chef Domenico Santacroce che ha offerto il pranzo per tutti. “È sicuramente un grandissimo risultato l’aver visto un numero di partecipanti notevolmente superiore rispetto a quello fatto registrare nella prima edizione”, ha sottolineato il presidente Amici Isal Gianvincenzo D’Andrea, “Questo significa che il messaggio lanciato con la prima edizione è stato recepito ed ha avuto un risultato importante. Tantissime persone oggi, sono molto più interessate alla terapia del dolore e quindi sono impegnate con noi ad aiutare le persone che soffrono di dolore cronico nelle diverse manifestazioni. La Fondazione Isal vuole dare un aiuto concreto a chi soffre di questa patologia attraverso diverse attività che vanno dalla ricerca scientifica alla formazione dei medici, ma anche e soprattutto alla divulgazione della terapia del dolore e che tantissime manifestazioni di dolore cronico oggi possono essere curate”.