AGGRESSIONE AL CENTRO ACCOGLIENZA, 6 SETTEMBRE INCIDENTE PROBATORIO

Si svolgerà il prossimo 6 settembre alle 11 l’incidente probatorio, nell’inchiesta sull’aggressione che nel giugno scorso avvenne all’interno del centro di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, nell’edificio di corso Ovidio. L’incidente probatorio, chiesto ed ottenuto dall’avvocato Alberto Paolini, che assiste il sulmonese Serafino Di Lorenzo, finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio, insieme a Nicola Spagnoletti, originario di Arezzo e senza fissa dimora, mira ad accertare che la coltellata sferrata al giovane gambiano ospite del centro di accoglienza non avrebbe mai potuto provocarne la morte. L’avvocato Paolini inoltre punta a derubricare il reato contestato da tentato omicidio in semplici lesioni con il risultato che la posizione del suo assistito sarebbe notevolmente alleggerita. L’esame peritale è stato affidato a Ildo Polidoro che sarà chiamato ad accertare la causa, la natura, i mezzi, l’entità delle lesioni effettivamente patite dal giovane gambiano e la compatibilità delle stesse con le dichiarazioni rese in merito alla dinamica dei fatti nonché l’offensività concreta della condotta punitiva dell’evento. Lo stesso avvocato Paolini ha fatto presente l’urgenza e la necessità dell’incidente probatorio che potrebbe essere in futuro impedito a causa di un possibile trasferimento del giovane ferito ad altra struttura di accoglienza anche al di fuori del territorio italiano. Un’ipotesi ritenuta verosimile dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Benedetto che ha quindi accolto l’istanza di Paolini. La sera del 12 giugno scorso i due salirono al terzo piano del centro di accoglienza, minacciando gli ospiti con una pistola scacciacani ed un coltello di piccole dimensioni. Gli immigrati reagirono, sentendosi in pericolo. Un immigrato, ventitreenne proveniente dal Gambia, mentre cercava di disarmare i due protagonisti dell’irruzione, venne colpito al fianco sinistro da Spagnoletti con un piccolo coltello. Sia Di Lorenzo che Spagnoletti. assistito dall’avvocato Simona Fusco, furono denunciati a piede libero. Per i due le porte del carcere si aprirono il 4 agosto scorso su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Marco Billi, che accolse la richiesta del sostituto procuratore Stefano Iafolla.