CARUGNO (PSI): CITTA’ COMMISSARIATA PER LUNGO TEMPO NON AVRA’ PIU’ VOCE
“Questa crisi non nasce per divergenze su profondi temi della amministrazione. Per espresse dicharazioni sulla stampa e su Facebook, nasce per le ambizioni di qualcuno, non si sa se da sindaco o consigliere regionale, sicuramente a candidarsi”. A ribadire le responsabilità della crisi, che peserebbero sul consigliere comunale Fabio Pingue, è Massimo Carugno, esponente della segreteria nazionale del Psi.”Vorrei però, con affetto, ricordargli, che, a meno che non smentisca se stesso e abbandoni il centrosinistra, di cui si si dichiara “anima”, non andrà da nessuna parte neanche se facesse le magie di abbinarsi, come alle elezioni comunali, con una potente candidata femminile che gli porti, in dote, una valanga di voti portandolo a risultati inaspettati” avverte Carugno. Intanto, in attesa delle imminenti decisioni del sindaco dimissionario, Carugno ricorda anche quali saranno gli effetti deleteri del commissariamento, che sarebbe alle porte, con un tempo che dal prossimo 1° settembre si prolungherebbe fino alla prossima primavera. “Non aspettiamoci che il Commissario corra a Roma per bussare alla porta di qualche Ministro per fermare il tubo dell’Eni o per salvare il Tribunale; non aspettiamoci che corra all’Aquila per riqualificare l’Ospedale; non aspettiamoci che metta in atto le procedure per accellerare le pratiche del terremoto e per far arrivare nuovi fondi, nè che spronerà gli Uffici Urbanisti e Tecnici per dare attuazione ai Piani Complessi e lavoro e respiro al settore delle imprese edili; non farà scelte per il Centro Storico, non farà, insomma, sentire, alla nuova politica che governa il paese ed alla nuova che governerà la Regione, la voce forte e chiara di questa città” sottolinea Carugno, aggiungendo che la città per effetto dello scioglimento del Consiglio comunale perderà anche i suoi due consiglieri provinciali, Mauro Tirabassi e Fabio Ranalli. “Sarà un disastro e a qualcuno dovremo dire grazie” ironizza Carugno, esprimendo amarezza per il fatto che in questi giorni di crisi nessuno della coalizione civica ha pensato di riunire tutti gli “azionisti”, compreso il Psi, per condividere scelte importanti e delicate riguardanti la città.
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