PAZIENTE OBESO OPERATO, LEGA: SI DIMETTA TORDERA E ARRIVINO ISPETTORI DEL MINISTERO

La Lega chiede le dimissioni del direttore generale dell’Asl, Rinaldo Tordera, per “l’erronea gestione” del caso del paziente obeso operato di ernia nell’ospedale di Sulmona e l’intervento di ispettori del Ministero della Salute. Per il coordinamento sulmonese della Lega si è trattato infatti di un caso di malasanità. “Il 14 agosto scorso un paziente dal peso di oltre 260 chilogrammi dopo esser stato rifiutato da due ospedali, prima Teramo poi il “regionale” San Salvatore dell’Aquila, è stato assistito nella struttura di “base” sulmonese. Tutto questo per ordine della Direzione generale, nonostante presso il San Salvatore vi sia un reparto distinto per trattare questa tipologia di paziente specializzato in chirurgia Bariatrica. Segnaliamo inoltre che anche Chieti possiede un reparto di Chirurgia per l’obesità – ricorda la Lega – Il reparto, della cui esistenza ci si può rendere conto anche sul sito della Asl1, è fornito di una equipe qualificata in grado di offrire un approccio multidisciplinare nell’assistenza di pazienti gravemente obesi, per il loro trattamento in completa sicurezza. Cosa che nel nosocomio sulmonese, nonostante la buona volontà degli operatori, non è possibile perché lo stesso non può eseguire chirurgia Bariatrica come da protocollo: non è insomma una struttura adeguatamente ricettiva sia per la mancanza di letti speciali sia di personale idoneo”. “La risposta successiva poi del Direttore generale Tordera alle prime polemiche, il quale sosteneva che l’iter del paziente è stata la sintesi di criteri di gestione interna decisi in base alle situazioni contingenti,fa emergere ancor più il rischio a cui è stato esposto il paziente stesso, dato che attraverso quelle sommarie procedure sono stati elusi i principali protocolli di sicurezza” accusa la Lega. “Insomma un comportamento parecchio azzardato, per un ricovero forzato infine non presso il reparto deputato ma presso quello di Rianimazione, perché solo qui era disponibile un letto atto all’accoglienza, che lascia pensare anche al rischio di infezioni nosocomiali enormi. Le stesse che si sono corse durante l’operazione in anestesia spinale per un’ernia addominale: se fossero sopraggiunte complicanze non ci sarebbe stata l’assistenza specialistica adeguata – conclude il coordinamento leghista -per la somma di questi motivi, e allo scopo di fare definitivamente luce sul caso, attraverso rappresentanti della Lega verrà chiesto l’intervento di Ispettori ministeriali”.