AVANTI SULMONA SOTTO ACCUSA, ENNESIMO ULTIMATUM DEL SINDACO

Non convincono le rassicurazioni del consigliere comunale Fabio Pingue, sulla fedeltà all’amministrazione e alla maggioranza civica e il sindaco Annamaria Casini torna alla carica, punta l’indice accusatore sull’ambiguità del gruppo Avanti Sulmona e lancia l’ennesimo ultimatum: o Avanti Sulmona decide di continuare a stare nella maggioranza, con lealtà oppure si riconsegna la città ad un commissario prefettizio. Le dichiarazioni “altalenanti” di appartenenza alla maggioranza per il sindaco ormai appaiono contraddittorie con il comportamento che puntualmente Avanti Sulmona mette in atto in aula consiliare. Ultima prova di ambiguità è stata l’astensione del gruppo (Fabio Pingue e Katia Di Marzio) nell’ultima seduta consiliare sul voto riguardante la domanda di attualità del consigliere di minoranza, Mauro Tirabassi, sulla questione delle nomine nel direttivo dell’Autorità regionale di gestione integrata dei rifiuti. “Con l’ultimo documento di condivisione, firmato cinque giorni fa da tutti i consiglieri, ci si auspicava il superamento definitivo delle ambiguità degli ultimi mesi del gruppo Avanti Sulmona, che ha registrato, invece, in più occasioni comportamenti di intesa più con la minoranza che con la maggioranza” precisa Casini. Una condizione ripetutasi nell’ultima seduta consiliare, tra l’altro in assenza del sindaco, quando la maggioranza avrebbe avuto ancor più l’urgenza di essere unita. “Questo comportamento fortemente ambiguo da parte del gruppo Avanti Sulmona sta creando notevoli problemi per la tenuta della maggioranza stessa, minando la fiducia e l’appartenenza ad un progetto che la città ha sostenuto e scelto e che ad appena due anni non è ancora riuscita ad esprimere in pieno le proprie potenzialità – continua il sindaco – essere forza di governo a sostegno di un’amministrazione significa confrontarsi e condividere ciò che viene stabilito, sostenendolo in ogni luogo, salvaguardando come assoluta priorità la lealtà e il supporto al progetto amministrativo, così come invocato dagli elettori, stanchi di continui commissariamenti”. Invece il patto, con il concorso del presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio e del capogruppo AS, Pingue, è stato tradito, compromettendo la possibilità della governabilità della città, già in passato costretta a subire il commissariamento del Comune. “Non si può più tollerare questo ambiguo atteggiamento politico fuori dal coro ed è necessaria, dunque, un’immediata presa di posizione da parte del gruppo Avanti Sulmona che dica a chiare lettere se vuole continuare a stare in maggioranza, con lealtà e trasparenza, impegnandosi a ricostruire un clima di fiducia effettivo, unico modello possibile per proseguire questa esperienza amministrativa – conclude Casini – oppure prendersi la responsabilità del venir meno dei numeri necessari ad una maggioranza di governo cittadino e riconsegnare, quindi, Sulmona ad un commissario prefettizio”.