M5S: CENTRO STORICO E AREA CELESTINIANA, SERVE RICONVERSIONE TURISTICA

“Turismo è parola abusata in questa città ed è giunto ormai il momento di una “riconversione turistica” del centro Storico, forse non indolore, ma necessaria”. La proposta di una riconversione turistica del centro storico, per rendere concreta e proficua la vocazione turistica della città e del territorio, viene dal Meetup Amici di Beppe Grillo di Sulmona. “Tutto dovrebbe essere improntato all’accoglienza: largo, quindi, ad attività commerciali più prettamente “turistiche”, negozi di souvenir e ristoranti tipici piuttosto che abbigliamento e cineserie; artigianato, bike-sharing; cartellonistica e arredo urbano d’effetto e coerente con il carattere storico e artistico di Sulmona” propongono i pentastellati. Guardando anche oltre il centro storico il Meetup fa notare che “le cose non cambiano se ci spostiamo nel circondario, nell’area Celestiniana ad esempio, dove, mentre l’Abbazia è oggetto di lunghi e dispendiosi restauri, o dove a condurre in visita guidata avventori e turisti sarebbe, sembra, il personale interno della Soprintendenza, spesso anche i funzionari stessi… ebbene nulla è stato fatto per l’Eremo di Celestino V e per la zona ricreativa e di accoglienza del visitatore”. “Dopo la chiusura dello chalet, sempre a causa di peripezie burocratiche post sisma, l’area è rimasta abbandonata, vandalizzata per anni, una scena indecorosa per i molti visitatori di questo luogo, fortemente pubblicizzato dalla Regione e dal Parco Majella, una vergogna e una totale mancanza di empatia da parte dei vari Sindaci ed Assessori succedutisi alla guida del Comune – continua il M5S – oggetto di delibere da approvare in Giunta comunale, bloccate da anni da problemi legati ad una sdemanializzazione, sembra ora che la questione si stia lentamente risolvendo, ma si vorrebbe cambiarne la destinazione d’uso dello chalet, facendone un info-point: un ennesimo ufficio. Ma come? Con le potenzialità di lavoro che possiede quel sito, lo si vuole gestire sempre in maniera dispendiosa per il Comune? Un Comune che non ha nemmeno i soldi per assumere i giardinieri. E a chi verrebbe in mente di provvedere alla manutenzione e pulizia di un’area vasta e in posizione disagevole senza possibilità di un minimo guadagno? Alla solita cooperativa forse? Sempre foraggiata da pubblico denaro?” “Questo è un classico esempio di mancanza di “vision”, di ostinazione a non volere o sapere sfruttare le potenzialità imprenditoriali e lavorative nel settore turistico che offre il patrimonio naturale, artistico e culturale del territorio, di cui si parla bene, come detto in precedenza, ma si razzola male” conclude il M5S.