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CASO LITIGANTE, PD: “COMPORTAMENTO GRAVE VERSO CONSIGLIO COMUNALE, ORA PROBLEMI DI INCOMPATIBILITA'”

Il caso del comandante della Polizia Locale, Antonio Litigante, “non può più essere derubricata a mera questione amministrativa interna agli uffici comunali, la situazione che si è determinata di una evidente lesione di un sacrosanto diritto ad esercitare – nelle forme che ritiene opportune – le sue legittime funzioni da parte dell’organo elettivo deputato per eccellenza al governo cittadino, quale è il Consiglio Comunale”. A sostenerlo è il circolo Pd sulmonese alla luce dei recenti sviluppi del caso che hanno visto alcuni consiglieri comunali di maggioranza e minoranza nel mirino del comandante che ha presentato un esposto in Procura ipotizzando a carico dei consiglieri la diffamazione e l’abuso d’ufficio, a proposito della seduta consiliare del 20 marzo scorso, nella quale venne presentata un’interrogazione dei consiglieri Fabio Ranalli ed Elisabetta Bianchi, a proposito del pensionamento dell’ufficiale. “La gravità del comportamento tenuto nella circostanza, con una azione sicuramente censurabile se non altro sotto il profilo “morale” da parte del dipendente comunale in una posizione apicale di evidente rilievo, pone evidenti problemi di incompatibilità di questa persona con l’amministrazione, che non può più oltre essere ignorata” continua il Pd, ricordando che il maggiore Litigante “prima ha diffidato il predetto organismo a discuterne in seduta pubblica e, successivamente, a richiesta rigettata, ha inoltrato esposto denuncia nei confronti di quei consiglieri comunali che hanno sollevato la questione, per eventuali risvolti giudizialmente rilevanti. L’episodio, che ha avuto una vasta eco nell’opinione pubblica cittadina, non può non essere oggetto di una puntuale censura da parte delle forze politiche presenti in  consiglio, stante l’evidente danno di immagine arrecato alla città, delegittimata nel suo massimo organo di autogoverno che è il Consiglio comunale”. Ciò, evidentemente, senza entrare nel merito della problematica in esame, la cui competenza spetta sicuramente agli Uffici amministrativi comunali, ed ora, alle competenti autorità giurisdizionali, a seguito dell’esposto di cui sopra”. I democratici ritengono che “da tempo siamo stati costretti ad abituarci ai molteplici sfregi che ci tocca riscontrare quotidianamente nei confronti di questa città, con un’amministrazione per lo più assente sul piano degli interventi di pulizia e manutenzione delle bellezze naturali ed architettoniche nel suo insieme (la statua di Ovidio a P.zza XX settembre, nel cuore del salotto cittadino, è li che grida vendetta per come è ridotta nell’anno in cui si celebra il bimillenario della morte del poeta). L’ulteriore ferita inferta questa volta al massimo organo di rappresentanza dell’intera collettività comunale, non può essere sottaciuta e più oltre tollerata, stante il rapporto fiduciario che dovrebbe legare la persona che esercita la funzione di Comandante del Corpo dei Vigli Urbani cittadino alla amministrazione nel suo insieme ed, in particolare, alla figura del sindaco da cui dipende direttamente”. I dem invitano il sindaco Annamaria Casini a promuovere una soluzione del problema: “Alla luce per altro della annosa diatriba che coinvolge le parti interessate sulla legittimità amministrativa del ruolo ricoperto dal funzionario in argomento, che nel tempo ha comportato reiterate controversie giudiziarie con cospicui risarcimenti a favore del Comandante, riteniamo che sia dovere ineludibile del Sindaco promuovere ogni possibile azione volta a rimuovere qualsivoglia ostacolo si frapponga alla soluzione del problema in esame. Ciò a tutela dell’immagine cittadina e delle casse comunali che, ad oggi, hanno dovuto sopportare un danno erariale di proporzioni intollerabili, e di cui gli amministratori potrebbero essere chiamati a rispondere in sede di giustizia amministrativa-contabile”. “Nel censurare, pertanto, quanto avvenuto a seguito del consiglio comunale in argomento, esprimiamo la nostra piena solidarietà ai consiglieri del Partito Democratico, Antonio di Rienzo e Fabio Ranalli, nonché al presidente del Consiglio comunale ed agli altri consiglieri oggetto di questa azione aggressiva intrapresa dal Comandante del Corpo dei Vigili Urbani, con la denuncia nei loro confronti” conclude il Pd.