AD ANVERSA E’ NATA LA RETE DEI BORGHI E DELLE COOPERATIVE DI COMUNITA’ PER SALVARE LE AREE INTERNE

E’ stata una giornata che dire storica non è esagerato quella di ieri nella sala consiliare del Comune di Anversa degli Abruzzi dove i rappresentanti di diverse comunità del Centro Abruzzo, dell’Aquilano e della Marsica hanno sigillato la nascita delle cooperative di comunità.. È nata così la Rete dei borghi che vede il suo “epicentro”, in termini di partecipazione attiva dei suoi cittadini, ad Anversa degli Abruzzi dove una folta delegazione delle comunità dei borghi di Anversa, Prezza, Fontecchio e Santo Stefano di Sessanio ha dato vita ad una cooperativa di comunità per ciascun singolo borgo. A distanza di qualche ora e di pochi chilometri lo stesso hanno fatto i cittadini di Collelongo e Tollo. Sei cooperative di comunità costituite nello stesso giorno a cui si aggiungono quelle già operative di Pescasseroli, Pizzoferrato e Barrea.
Un progetto coordinato da Confcooperative Abruzzo e supportato da Confcooperative Nazionale e da Fondosviluppo di Confcooperative.
«Le cooperative, sentinelle del territorio, capaci di intercettare, più di ogni altra impresa, i bisogni delle comunità. Dove lo Stato si ritira perché non è più in grado di organizzare servizi e risposte e il privato neanche pensa a cimentarsi, le cooperative – dice Maurizio Gardini di Confcoooperative – favoriscono l’autorganizzazione dei cittadini mettendoli in condizione di rispondere alle proprie esigenze». Anversa, che conta 340 abitanti, ha quindi una cooperativa che si occuperà di gestire l’emporio del paese, unico punto vendita e spazio per servizi alla popolazione. Gestirà i servizi turistici sostenibili, organizzerà itinerari e percorsi per turisti, permetterà loro di assistere alla lavorazione del formaggio oltre che alla gestione delle greggi. Prezza, con 952 abitanti, ha una cooperativa per gestire servizi ai cittadini e puntare alla valorizzazione delle produzioni come la coltivazione del carciofo e della vite. Gestione delle risorse ambientali e culturali, sviluppo di servizi innovativi. Pizzoferrato, comunità di 1103 abitanti, con la Cooperativa “Ajavdé”, che tradotto in italiano dal dialetto significa “voglio vedere”,  vuole valorizzare la patata e il fagiolo autoctono di Pizzoferrato, attraverso un punto vendita e la coltivazione. La cooperativa promuove il consumo dei prodotti locali presso tutte le strutture recettive del paese. Si occupa del piano neve e dei servizi di gestione di pulizia, dello sfalcio dell’erba ed ha ambiziosi progetti per la gestione di un complesso turistico per lo sviluppo e la gestione sostenibile delle risorse forestali.
Alla base del progetto di sviluppo locale c’è la vocazione di riportare a se i servizi di Pizzoferrato. Il primo atto è stato rappresentato dal progetto del Comune che ha promosso la nascita di una stazione di carburante “PizzOil” autorifornita dagli stessi abitanti. Barrea con 713 abitanti, già Cooperativa di Comunità Vallis Regia, impegnata nella gestione di un impianto fotovoltaico del paese, intende gestire un albergo diffuso di proprietà del Comune per promuovere turismo sostenibile attraverso un programma di turismo esperienziale. Pescasseroli con 2212 abitanti ha la Cooperativa Castel Mancino che si occupa della gestione di uno chalet turistico e lavora per la valorizzazione del territorio attraverso la gestione di un’ex stazione ferroviaria per la promozione di prodotti ed itinerari paesaggistici.