APPALTO MENSE SCOLASTICHE, L’ASSESSORE IOMMI REPLICA: GARA SVOLTA NELL’ESCLUSIVO INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’

“Ritengo opportuno precisare che questa amministrazione, nell’esclusivo interesse della città e in particolare della collettività scolastica, ha avviato un percorso sul servizio di refezione con l’ espletamento di una gara verde a ridotto impatto ambientale tesa a garantirne la qualità, nel puntuale rispetto delle disposizioni nazionali e regionali in materia di appalti verdi” afferma l’assessore all’Istruzione Mariella Iommi a proposito dell’appalto del servizio di mensa scolastica. “Per la prima volta hanno partecipato più ditte, che si sono confrontate secondo il principio di libera concorrenza sul mercato. Nel capitolato sono stati contemperati e valorizzati tutti i criteri volti a garantire la qualità dei cibi, compresi quelli relativi all’offerta di prodotti a chilometro zero, e sono stati richiamati espressamente i contenuti delle linee guida regionali riferite al menù refezione come indicato dalla Asl”.  “Inoltre – riprende l’assessore Iommi – in merito ai dipendenti della ditta che gestisce attualmente il servizio, mi preme assicurare che nel bando è contenuta la clausola di salvaguardia sociale, che prevede, nel rispetto dell’organizzazione aziendale, il riassorbimento del personale del precedente affidatario e ciò a garanzia dei livelli occupazionali. Si rivendica con forza l’importanza del nuovo percorso avviato tale da garantire la libera concorrenza, la trasparenza e la legittimità, secondo i principi dettati dalla normativa in materia di appalti. Infine, considerato che la procedura non è conclusa, auspico che gli uffici possano portare a compimento il loro lavoro con serenità e nell’esclusivo interesse del bene comune, che certamente non sarà compromesso da inutili, sterili e strumentali polemiche”. A sollevare le polemiche sono state le mamme dei bambini che usufruiranno del servizio, preoccupate dal possibile cambio di gestione del servizio di mensa scolastica, perché inevitabilmente cambieranno anche i menù e i prodotti finora serviti a mensa.  Restano tra gli addetti ai lavori perplessità sulle modalità con cui sono state assegnate le premialità. Ad esempio per i prodotti a chilometro zero viene assegnato solo mezzo punto per prodotto e con un massimo di sei punti. Mentre per i prodotti biologici, otto punti e altrettanti e igp, dop e stg. In questo modo verrebbero penalizzati i prodotti locali. Quanto alla salvaguardia dei livelli occupazionali non è detto che venga sempre rispettata per quanto riguarda la tutela dei lavoratori impiegati dall’attuale gestore, perché l’azienda subentrante potrebbe affidarsi ai dipendenti selezionati in maniera autonoma.