VIA TURATI IN ABBANDONO DA QUASI DIECI ANNI, UNA STORIA INFINITA (video)

Da quasi dieci anni via Turati è in condizioni di abbandono e degrado. La frana che doveva essere sanata in tempi rapidi e con fondi già garantiti dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione risale infatti ai primi giorni del gennaio 2009. Era sindaco Fabio Federico. Palmiero Susi, vice sindaco, andò di corsa ad incontrare una sua vecchia conoscenza, a Roccaraso, l’allora capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Un incontro che si rivelò proficuo. La Regione ottenne un fondo di cinquecentomila euro che almeno sulla carta vennero erogati al Comune. Poi Susi fu licenziato dall’amministrazione comunale e di frana se ne riparlò solo successivamente. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Peppino Ranalli, mise in bilancio centomila euro e quel consistente fondo regionale di mezzo milione di euro. Ma misteriosamente quei fondi sono spariti, nel senso che avranno preso altre strade, dirottati dove non si sa né da chi. Per ora. Da quel momento ogni speranza di un risanamento della frana e della zona di via Turati si è ridotta al lumicino, via via spegnendosi. “Passa il tempo e crescono degrado e disagi di questa strada” protestano i residenti. Ultimamente l’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Angelucci, ha rassicurato e promesso che interventi presto saranno realizzati. Ma i cittadini che abitano lungo quella strada e che da quasi dieci anni sopportano una situazione sempre più pesante non si fidano più ciecamente di promesse. “E’ vero che finora sullo stato di questa strada è sceso il silenzio assoluto e qualcuno che ne riparla ci fa piacere – dicono ancora i residenti – ma vogliamo fatti concreti, le chiacchiere non servono”. Intanto una selva circonda le case di via Turati, con rovi e cespugli che crescono intorno agli alberi, come è testimoniato dalle fotografie e dalle riprese filmate di Angelo D’Aloisio. La strada rischia di diventare inagibile, tra il terreno che continua a scivolare, dando altri segni di cedimento e le infiltrazioni d’acqua nelle case. Una strada malconcia ma invasa dalle auto in sosta selvaggia nel fine settimana. La vegetazione disordinata poi copre quella lingua di terreno che è diventata in alcuni punti una vera e propria latrina pubblica, tra anziani che avvertono necessità fisiologiche in modo frequente e giovani che fanno bivacco in quella zona nelle nottate tra sabato e domenica, aggiungendo ai disagi del giorno i disturbi notturni per chi vive in quella zona. “In questo stato di abbandono totale e di massima trascuratezza siamo condannati da quasi dieci anni e tutto avviene nell’indifferenza degli amministratori comunali che non si degnano nemmeno di un sopralluogo” concludono i residenti.

FOTOSERVIZIO ANGELO D’ALOISIO