CONDANNE ESEMPLARI PER I PICCHIATORI DEL SABATO SERA

Sentenza esemplare per la banda di picchiatori che per alcuni mesi ha scorrazzato in città generando paura, terrore nei fine settimana. Ieri il giudice Maria Michela Di Fine, lo riporta il quotidiano Il Centro nel giornale di oggi, ha distribuito ai sei imputati finiti sotto processo per lesioni gravissime e danneggiamenti, quasi 20 anni di carcere mandandone assolto solo uno. Fabrizio Gigante e Stefano Passoforte sono stati condannati a 3 anni e sei mesi di carcere, Antonio Fantacci a 2 e sei mesi, Massimiliano Le Donne a 2 anni mentre Lorenzo Restaino a 1 anno e 4 mesi. L’unico a farla franca è stato Mirko Di Genova che nel procedimento giudiziario è stato difeso dall’avvocato Luca Tirabassi. Nella sentenza il giudice ha anche stabilito pene accessorie per Gigante, Passoforte e Fantacci con l’Interdizione dai pubblici uffici per 5 anni concedendo al solo Restaino il beneficio della sospensione della pena e della non menzione nel casellario giudiziario. Inoltre per l’episodio del pestaggio dei militari Gigante, Passoforte, Le Donne e Restaino dovranno risarcire la parte civile con una provvisionale di 8 mila euro oltre a 5 mila e 200 euro per le spese di costituzione e difesa. Mentre per l’altra aggressione avvenuta all’esterno del Charlie pub in cui rimase gravemente ferito un giovane di Popoli, Gigante, Passoforte e Fantacci dovranno risarcire la parte civile con una provvisionale di 20 mila euro più 5 mila e 200 euro per le spese processuali. Gli imputati sono stati difesi nel processo dagli avvocati Stefano Michelangelo, Alessandro Margiotta, Guido Colaiacovo, Alberto Paolini e Luca Tirabassi i quali, escluso quest’ultimo che ha ottenuto l’assoluzione per il proprio assistito, hanno già annunciato che proporranno ricorso in sede di Appello. Nello stesso procedimento erano imputate altre quattro persone Giovanni Gigante, Luca Del Sarto e i fratelli Luca e Mattia Buccilli che avevano definito la loro posizione scegliendo la via del rito abbreviato. Anche per loro erano arrivate dure condanne. Due gli episodi oggetto del processo messi in atto a cavallo del 19 e 20 novembre del 2011: l’aggressione a quattro militari in piazza Tresca, nel centro di Sulmona, e quella a un giovane di Popoli mandato in ospedale con la mandibola fratturata e in prognosi riservata.  Due episodi di estrema violenza: il primo compiuto da una decina di persone tutte appartenenti al gruppo di picchiatori della cosiddetta “Banda della Magliana” e l’altro da sei persone sempre dello stesso gruppo. Aggressioni per le quali scattarono anche le manette: Luca Del Sarto, Stefano Passoforte, Luca e Mattia Buccilli e Stefano Gigante finirono dietro le sbarre. In quell’occasione fu arrestato anche Antonio Fantacci, il quale riuscì a dimostrare di essere estraneo ai fatti ma solo per l’episodio dell’aggressione di Piazza Tresca.  Le indagini sono state condotte e portate a termine dalla squadra anticrimine del commissariato guidata dall’ispettore Daniele L’Erario, che riuscì a incastrare la banda dai filmati registrati da una telecamera piazzata in centro.  A questi episodi ne fecero seguito altri culminati con l’aggressione di due ragazze di origine rom, da parte di uno dei fratelli Buccilli e di quella nei confronti di un giovane di Sulmona che era intervenuto a difesa delle nomadi. Episodi che scatenarono la dura reazione della colonia rom di Sulmona, con la spedizione punitiva messa in atto nei confronti del bar La Kiarenza, sede storica della banda.  Nel raid rimasero feriti due giovani, finiti poi in ospedale.