CASTELVECCHIO RICORDA IL CONTADINO-ALPINO PIZZOCCHIA CADUTO NELLA CAMPAGNA DI RUSSIA

La piastrina dell’alpino Amelio Pizzocchia, caporalmaggiore, classe 1921, caduto sul fronte russo, a Popowka, nel 1943, è riaffiorata dal mercato ebay di internet, per un caso. Una scoperta che ha riportato a galla una storia come tante, dai più dimenticata, epilogo doloroso della tragica campagna di Russia. La storia del contadino Amelio Pizzocchia, arruolato nell’esercito prima sul fronte greco-albanese, poi su quello russo, torna così alla luce ed il ricordo di quella “penna nera” mai tornata dal Don sarà ravvivato nel suo paese di origine, Castelvecchio Subequo, con una cerimonia che si svolgerà il prossimo 27 dicembre, alle 11, al monumento dei caduti. “E’ stato emozionante rinvenire per un caso, da un collezionista di cimeli di guerra, questa piastrina appartenuta ad un mio parente e compaesano – ha raccontato Giovanni Pizzocchia – subito mi sono documentato su tanti testi sia di narrativa che di storia riguardanti la tragedia della campagna e poi della ritirata di Russia, ho pensato che il ritrovamento di questa piastrina, riportando alla luce la vicenda di un nostro alpino e quella parte della storia della seconda guerra mondiale, deve essere motivo per ravvivare la memoria di fatti storici che rischiano di essere dimenticati, soprattutto dai più giovani”. Da qui l’idea di un museo storico sulle due guerre mondiali che hanno segnato metà del ventesimo secolo, con tutte le conseguenze avute sulla storia dell’Europa e del resto del mondo. Un’idea subito sostenuta dal sindaco di Castelvecchio, Pietro Salutari. “E’ un’ipotesi sulla quale lavoreremo – ha sottolineato Salutari – intanto la memoria di questi fatti vogliamo da subito ravvivarla tra i giovani delle scuole, chiedendo collaborazione ai dirigenti scolastici per conferenze che illustrino quei tragici fatti e facciano ancora luce su pagine di storia da non dimenticare, né da relegare in un cantuccio”.