E’ MORTO D’ERAMO, IL LAURETANO DEL SEGRETO DEL MANTO DELLA MADONNA CHE SCAPPA

Per lunghi anni è toccato a lui uno dei compiti più delicati nel rito lauretano della Madonna che scappa. Ennio D’Eramo è stato l’uomo che faceva scendere il manto nero dalla statua della Vergine. Ad 82 anni, Ennio D’Eramo, si è spento ieri. Confratello di S.Maria di Loreto fin da ragazzo, aveva appreso quel “segreto” della caduta del manto dallo zio paterno Fernando D’Eramo. Ed ogni domenica di Pasqua Ennio, indossando con orgoglio la mozzetta verde su tunica bianca e completo scuro con papillon, correva a prima mattina nella chiesa di S.Filippo Neri, in piazza Garibaldi. Solo lui poteva dare gli ultimi ritocchi alla preparazione del manto nero che a mezzogiorno sarebbe caduto, con una precisione sempre inappuntabile, in quell’istante fatidico, da tenere tutti con il cuore in gola, che precede l’emozionante corsa dei Lauretani. Nei giorni frenetici della settimana santa, appresa l’arte dallo zio Fernando, Ennio nella quiete della cappella lauretana, nella chiesa di S.Maria della Tomba, predisponeva tutto a puntino, ogni anno fissando quel manto, con una ripetizione di gesti, non meccanica ma sempre appassionata e perciò sempre nuova. Nel gergo confraternale quell’opera delicata e riservata a pochi confratelli che si dice “acconciare” la statua della Madonna. Quella chiesa poi era come una seconda casa per Ennio, che fin da bambino l’aveva frequentata, chierichetto del parroco don Pasquale Di Loreto, prima di entrare, come tanti giovani della parrocchia, nella confraternita. Per decenni, fino a pochi anni fa, la famiglia D’Eramo è stata depositaria del segreto del manto. Un segreto custodito sempre gelosamente, per il rispetto di una tradizione che è nel cuore dei Lauretani e di tutti i sulmonesi.

(Ennio e Ferdinando D’Eramo in una foto di Virgilio Del Boccio – Pasqua 1985).