“DAL PONTO A SULMONA”,A SPAZIO PINGUE IL LIBRO DI ILIO DI IORIO E STEFANIA DI CARLO

Sarà presentato domani, 20 dicembre, alle 17.30, nello Spazio Pingue, in via Lamaccio, 2, il libro dei professori Ilio Di Iorio e Stefania Di Carlo, dal titolo “Dal Ponto a Sulmona – Publio Ovidio Nasone “Epistulae ex Ponto” e “Tristia”. Alla manifestazione interverranno il sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini, il presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio, il presidente di “Fabbricacultura”, Anna Berghella, la figlia del compianto professore Ilio Di Iorio, Gemma Di Iorio, l’Amministratore della Pingue Conad, Fabio Spinosa Pingue, gli artisti Monticelli-Pagone, il Socio della Deputazione di Storia Patria e vice Rettore dell’Università della Libera Età, professore Fabio Maiorano, la professoressa Caterina Fantauzzi, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ovidio”, il professore Michele De Santis. Concluderà la coautrice del libro, la professoressa Stefania Di Carlo. Moderatore e coordinatore dell’evento sarà il giornalista Franco Avallone. “Dal Ponto a Sulmona” è l’unico libro pubblicato nell’ambito del Bimillenario Ovidiano e costituisce un “unicum” sia per la traduzione pregevolissima dello scomparso professore Ilio Di Iorio, che ha saputo tradurre il verso latino con una perfetta frase italiana, sia per i contenuti che la professoressa Stefania Di Carlo ha dimostrato essere un elogio a Roma e a Sulmona. In particolar modo il libro mette l’accento sulla relegazione di Publio Ovidio Nasone che a causa di un “error” e di un “carmen” da poeta adulato e lusingato divenne “derelictus”. L’analisi della professoressa Di Carlo tende proprio ad evidenziare cosa si celi dietro a quell’ammissione di colpa ovidiana nonché l’importante opera di valorizzazione del grande poeta peligno dal 1958 (anno del bimillenario della nascita che vide come animatore del convegno sulmonese il professore Ettore Paratore) ai giorni nostri. La traduzione del professore Di Iorio sottolinea la sincerità, la cultura, la genialità, l’iporessia e l’anoressia di Ovidio nella Scizia minore. Il volume viene pubblicato grazie al contributo di Pingue Conad che proprio nell’anno del Bimillenario Ovidiano compie il quarantesimo anniversario dell’apertura del primo minimarket in via Lamaccio a Sulmona. Pingue Conad ha voluto coinvolgere nell’iniziativa il professore Michele De Santis, autore dei medaglioni dedicati ad Ovidio, gli artisti Monticelli e Pagone, autori del lavoro denominato OvidioArcimboldo che hanno saputo interpretare magistralmente la volontà della committenza di mettere insieme la figura del sommo poeta al Cibo (visti i numerosissimi riferimenti ai prodotti della terra che Ovidio fa nelle sue opere), il signor Fernando La Civita, del Borgo Pacentrano, per la sua fotografia della statua di Ovidio. Ilio Di Iorio ha dato lustro alla città di Sulmona e al mondo intero come uomo di cultura e di umanità, sicché a lui ben si addice quanto dice Orazio in Odi, III, 30: “Non omnis moriar multaque pars mei/ vitabit Libitinam: usque ego posterà crescam laude recens”. (Non morrò del tutto, gran parte di me eviterà Libitina: io crescerò continuamente giovane per la lode dei posteri”). Da oltre venti anni la collaborazione di Ilio Di Iorio e Stefania Di Carlo ha prodotto più di 14 volumi a stampa sull’opera di Celestino V (editi dal Circolo culturale SpazioArte dell’Aquila che attualmente espone le opere degli artisti di Verdelais, ovvero un omaggio a Ovidio nella sede della Regione Abruzzo nell’ambito del calendario natalizio dell’amministrazione comunale dell’Aquila), articoli scientifici su Sant’Equizio Amiternino e San Massimo, apprezzati dai pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, nonché da esponenti di spicco della Santa Chiesa Romana.