SCUOLE SICURE, PENNE IN DONO AGLI AMMINISTRATORI COMUNALI PER RICORDARE IMPEGNI

I cittadini che vorranno doneranno una penna al Comune, per ricordare agli amministratori comunali che è il momento di dare attuazione a quei progetti di messa in sicurezza degli edifici scolastici attesi già dal 2009, dopo il sisma che colpì la città dell’Aquila e mai ancora partiti, nonostante la disponibilità di fondi per circas 14 milioni di euro. La manifestazione di sensibilizzazione degli amministratori comunali è stata promossa dal comitato Scuole Sicure, per sabato alle 11, in via Mazzara. “Manifesterò il mio dispiacere per un’amministrazione che da tempo ha incrociato le braccia e sono invitati tutti i cittadini delusi dall’immobilismo di palazzo San Francesco” commenta Alberto Di Giandomenico, coordinatore cittadino del movimento civico Italica, precisando che “l’iniziativa non ha alcun colore politico”. “Le azioni eroiche di certo non sono quelle dell’amministrazione comunale che, in ritardo di parecchi mesi dall’apertura dell’anno scolastico, solo oggi ha messo a disposizione degli alunni della Masciangioli dei container al posto dei Moduli scolastici provvisori (Musp) promessi e annunciati, con enfasi, da moltissimo tempo. Certo per promettere il Paradiso e regalare l’Inferno ci vuole un coraggio diverso da quello insito nell’eroe, soprattutto quando l’immobilismo amministrativo pesa, come un container, sulla preparazione delle future generazioni esponendole anche ai rischi” continua Di Giandomenico. “Sono a disposizione 14 milioni di euro per la ricostruzione, ma non si muove foglia in città. Non ci stancheremo mai di ricordare all’amministrazione che l’unica priorità è la sicurezza dei bambini”. Il movimento civico rinnova poi l’appello di Antonio Morelli, presidente dell’associazione Vittime scuola elementare San Giuliano di Puglia, lanciato nel convegno di sabato scorso su “Terremoto scuole (in)sicure?”. “La preoccupazione di tanti genitori è più che giustificata per i piccoli studenti relegati in strutture poco sicure e sballottati a destra e a sinistra, come fossero pacchi, trasferiti in ambienti che di certo non migliorano molto la situazione. Grazie a Barbara Zarrillo, presidente dei comitati, si è riusciti ad aprire gli occhi ai cittadini su una problematica, quella delle scuole, che inefficienza e incapacità hanno reso vera e propria emergenza – conclude il coordinatore di Italica identità e territorio – Sono vicino ai genitori e ai ragazzi che seguono le lezioni nello scatolone giallo dell’area artigianale, dov’è ammassata la scuola Lombardo Radice. Farò quanto possibile per cercare di migliorare la loro situazione. Abbasserei lo sguardo per fissarlo proprio su quei giovanissimi studenti costretti a seguire le lezioni dentro a delle scatolette con pochissimo spazio di movimento, turni per la mensa e senza possibilità di fare attività motoria. Questo è eroico e se qualcuno ritiene che i containers possano trasformarsi da situazione provvisoria a definitiva, sbaglia di grosso”.