GESTAZIONE DIFFICILE MA NASCE IL GRUPPO PD: ORA CANDIDATO SULMONESE ALLA CAMERA

Il Pd sulmonese proporrà alla direzione provinciale del partito la candidatura di un sulmonese o comunque di un esponente del territorio del Centro Abruzzo nel collegio uninominale per l’elezione della Camera dei Deputati. Lo hanno annunciato questa mattina il segretario del circolo cittadino del Pd, Sergio Dante, il presidente del circolo Sandro De Panfilis e i consiglieri comunali del gruppo Pd, Antonio Di Rienzo e Bruno Di Masci. Assente Fabio Ranalli, per impegni professionali. L’occasione è stata offerta dalla presentazione ufficiale del neonato gruppo consiliare Pd, dopo la difficile gestazione delle scorse settimane, segnata da nulla osta, prima dati, poi revocati e infine rilasciati di nuovo dalla segreteria regionale di partito e scontri nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco. “Adesso il gruppo c’è” ha detto il capogruppo designato Antonio Di Rienzo. “L’importanza del gruppo che nasce sta nel fatto che rappresenta un solido riferimento istituzionale per il partito cittadino che oggi è unito e lavora per la città e in questo spirito daremo il nostro contributo costruttivo alla soluzione dei problemi della città, come d’altronde abbiamo fatto da sempre” ha precisato Di Rienzo. “Siamo un partito aperto a tutti, quindi contiamo già da subito di raccogliere altre adesioni al gruppo” ha continuato Di Rienzo, dichiarando di aver già proposto l’adesione al consigliere comunale Francesco Perrotta, in passato iscritto al Pd. Ma certe ambiguità restano irrisolte. Con una deroga alle norme dello statuto di partito Roberta Salvati, eletto consigliere nella lista civica Dem, resterà nella maggioranza, con un incarico nell’esecutivo regionale di partito, mentre esiste un gruppo Pd all’opposizione. Una deroga – che fatte le debite proporzioni – somiglia all’ossimoro della storica formula delle “convergenze parallele”, per chi conosca la storia della Prima repubblica. Insomma un “salvacondotto” per Salvati e per una tessera Pd che resta all’ombra della maggioranza casiniana. “E’ certo che la casa madre dei democratici è il circolo di Sulmona” ha chiosato Di Masci. Intanto il partito adesso appare più morbido verso il presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio, bersaglio delle polemiche ultime per il doppio voto decisivo dato contro la costituzione del gruppo. “Stiamo valutando se proporre la sfiducia nei confronti del presidente Di Marzio – ha chiarito Dante – ma non intendiamo farci strumentalizzare da questioni tutte interne alla maggioranza”. Il segretario ha alluso ad ipotesi di sostituzione del presidente del Consiglio comunale che di tanto in tanto affiorano nella maggioranza e che non possono trovare l’espediente che verrebbe offerto dalla sfiducia. Invece resta in piedi l’iniziativa di un ricorso al Prefetto, perché comunque, a giudizio del Pd, la condotta del presidente avrebbe violato norme del regolamento del Consiglio comunale, che non richiede alcuna autorizzazione del partito regionale. E nel Pd qualcuno si chiede se il presidente abbia anche ricevuto suggerimenti e consigli non del tutto disinteressati. “Il simbolo viene gestito direttamente dal circolo cittadino, senza altre ingerenze” ha ricordato Di Masci. Infine De Panfilis ha annunciato che le attività di partito proseguono a passo spedito. “Stiamo lavorando alla ricostruzione di un partito anche territoriale, insieme ai segretari di circolo della zona, proprio allo scopo di realizzare un soggetto politico forte, capace di tutelare in modo adeguato gli interessi e le attese del territorio, avendo un riferimento sicuro e saldo nel nostro partito, che ha tutte le capacità per rappresentare in modo credibile e concreto il Centro Abruzzo” ha concluso il presidente di circolo.