ZAPPACOSTA RASSICURA TUTTI SUL DESTINO DELLE BIBLIOTECHE PROVINCIALI

“Non perderemo in Abruzzo un milione di libri, ipotesi azzardata, né è colpa della Regione se c’é stata una fuga dei dipendenti provinciali con il passaggio delle competenze dalle Province al nostro ente”. Lo dichiara il direttore del Dipartimento Cultura della Regione, Giancarlo Zappacosta, dopo le esternazioni dei quattro ex direttori delle ex- biblioteche provinciali dell’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo nella lettera al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. La missiva, dai toni allarmanti, è una denuncia dell’abbandono strutturale e organico in cui versano le quattro biblioteche, ‘templi di cultura’. Gli ex direttori infatti paventano addirittura il rischio di perdere il patrimonio culturale librario abruzzese. “E’ in primis un problema di gestione del passaggio delle figure professionali e dei profili di categoria operanti post trasformazione”, aggiunge Zappacosta. Il direttore non rinnega lo status della biblioteca del capoluogo aquilano, che dispone di una sede periferica post sisma nella zona industriale di Bazzano,e di Chieti, ubicata in un ex magazzino commerciale. “Teramo è la migliore in assoluto nel garantire i servizi in città alla comunità” – aggiunge – ” fa parte della prima rete di biblioteche per prestito digitale:MLOL”. Esalta il ruolo delle Biblioteche come “centri di aggregazione che hanno una funzione sociale” e insiste sul patrimonio artistico – letterario di pregio conservato negli archivi che deve essere musealizzato: “ci sono beni da rendere fruibili agli appassionati e ai turisti come attrattori turistico culturali”. Incalza, infine, sui costi e sulla dotazione finanziaria: “La Regione ha investito molto di più sulle Biblioteche rispetto a quanto avvenuto sotto la guida delle Province”.