L’ADDIO AL GENERALE CONTI, IL COMANDANTE NISTRI: ESEMPIO DI RETTITUDINE (video)

Oggi ci sentiamo smarriti e ricolmi di dolore, tanti perché sono rimbalzati nei nostri cuori, dobbiamo lasciare spazio alla preghiera e far scorrere il tempo”. Sono tra le parole più toccanti dell’omelia pronunciata da don Maurizio Nannarone, nel rito funebre per il generale Guido Conti, nella chiesa di S.Maria della Tomba, affollata da tante divise. Tra loro c’è il generale di corpo d’armata, Giovanni Nistri, comandante interregionale dei carabinieri Ogaden ed altri alti gradi, dei carabinieri, della polizia, dei forestali, questi ultimi con i loro labari. “Siamo in tanti perché eri un esempio di rettitudine e amore per la natura: qui c’è tutta Sulmona che vuole manifestarti affetto e riconoscenza” dice ancora il sacerdote, che aggiunge: “Guido è stato uomo buono, unico, amato e stimato” sottolinea don Maurizio che ricorda il bene compiuto per la famiglia, per la sua città e per l’Abruzzo. “Ecco Guido, è tuo figlio, è uno di noi, accoglilo” conclude, con un’invocazione accorata a Dio, don Maurizio, concelebrante insieme a don Ramon Peralta, parroco di S.Maria della Tomba e al cappellano militare don Claudio Recchiuti. Prima della conclusione del rito è il generale Nistri a rendere omaggio al generale defunto, salutando i familiari, con un ideale abbraccio e poi sottolineando come “onore e disciplina” hanno sempre caratterizzato la carriera del generale Conti, integerrimo servitore dello Stato. “Siamo tutti qui perché nel tuo excursus di funzionario dello Stato hai messo la passione per la natura e la legalità, perché in te era presente la consapevolezza del perché si fa la scelta di servire lo Stato: sei stato un vero custode del bene comune” dice Nistri che ricostruisce le tappe di una brillante carriera che il generale Conti aveva iniziato nei Carabinieri subito dopo aver conseguito la laurea in Scienze agrarie. Infine Nistri cita alcuni passi dell’ultima lettera del generale Conti che chiede che “cada il silenzio” su di lui e commosso promette che “nel silenzio sarà custodito il ricordo” del collega Conti che esprimendo le sue ultime volontà nella lettera all’Arma affida la famiglia ai carabinieri. “Noi saremo vicini alla famiglia” assicura Nistri. In piazza Plebiscito l‘arrivo del feretro, portato a spalla da sei carabinieri, proveniente dalla camera ardente allestita in Tribunale, viene accolto da una grande folla silenziosa. La moglie del generale Anna, entra in chiesa sostenuta da due donne dell’Arma, seguita dalle figlie Marianna e Federica e dalla sorella del generale, Silvia, comandante della Polstrada, a Pescara. Poi la celebrazione della messa. A conclusione del rito religioso, prima che la bara lasci la chiesa, un ultimo omaggio al generale Conti. In chiesa risuonano le note di “Over the rainbow”, un brano amato da Conti, che la famiglia ha voluto dedicargli per l’ultimo saluto. Poi la bara scivola via tra la folla che preme intorno alla chiesa. Le note del silenzio d’ordinanza e l’applauso della folla salutano il generale Conti che inizia il suo ultimo viaggio.