BUSTE PER LA SPESA ILLEGALI, SEQUESTRI E MULTE A RAFFICA NEL MERCATO DI CASTEL DI SANGRO

Blitz dei Carabinieri Forestali contro le buste della spesa che inquinano l’ambiente. I Carabinieri Forestali della Stazione di Castel di Sangro,hanno effettuato infatti una campagna di controlli sugliĀ ā€œshoppersā€ in plastica non riutilizzabili e compostabili e sugli shopper riutilizzabili, volta a verificare il rispetto della normativa ambientale che disciplina la commercializzazione dei sacchi per asporto merci.Ā Le verifiche sono state condotte in esercizi commerciali di diversa tipologia con lā€™obiettivo di ridurre la dispersione delle buste in plastica nellā€™ambiente. La legge vieta infatti, di commercializzare sacchetti di plastica non rispondenti ai requisiti tecnici del D.M. 18/03/2013, le cui caratteristiche consentono di ridurre drasticamente lā€™inquinamento da plastica, di migliorare la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti e la produzione di compost di qualitĆ  e di agevolare la riconversione dei tradizionali processi produttivi della plastica da fonti fossili.
I militari hanno ispezionato diversi esercizi commercialiĀ ed accertato presso il mercato settimanale, la commercializzazione di shoppers non conformi; hanno quindi posto sotto sequestro circa 10.000 shoppers e contestato sanzioni amministrative per un importo pari a 5.000,00 euro. Infatti, per chi commercializza, dietro pagamento o anche gratuitamente, sacchetti di plastica non rispondenti alla legge n. 28 del 2012, quindi shoppers non conformi o false ā€œbuste-bioā€, le sanzioni amministrative vanno dai 2.500 euro ai 25.000 euro.
A tutela del consumatore ĆØ opportuno ricordare che i sacchetti monouso biodegradabili e compostabili conformi alla legge che possono essere tranquillamente utilizzati per la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti devono riportare la scritta ā€œbiodegradabile e compostabileā€, la citazione dello standard europeo ā€œUNI EN 13432:2002ā€ ed il marchio di un ente certificatore.Ā In Italia, conformemente al resto dā€™Europa e in applicazione alla Legge n.28/2012 che recepisce la Normativa UNI EN 13432:2002 ĆØ vietato il commercio di shopper di plastica che non siano biodegradabili e compostabili o riciclabili secondo precisi parametri compositivi. La norma ĆØ ben nota a tutti i negozianti, e la stessa Confcommercio, con grande sensibilitĆ  e lungimiranza, ha provveduto a piĆ¹ riprese a condurre campagne nazionali di sensibilizzazione e di informazione, unitamente alle principali associazioni ecologiste e di difesa dei diritti dei consumatori.
Uno shopper biodegradabile e compostabile a norma si degrada completamente, ovvero sparisce senza lasciare residui, nel giro di 6 mesi; puĆ² essere utilizzato per la raccolta dei rifiuti organici e si degrada con essi creando un compost utile e fertile.Ā Al contrario gli shopper non compostabili si frammentano in minuti pezzettini di plastica contenenti metalli plastica, peraltro in tempi lunghissimi, che restano per sempre nellā€™ambiente, inquinandolo irrimediabilmente e con la possibilitĆ  di essere ingeriti dagli animali o mischiati al terreno degradandolo.