NURSIND “SBALORDITO” DA MANAGER ASL SU CENTRO SALUTE MENTALE

“Sbalorditivo. Il direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera, rassicura: nel Centro Salute Mentale di Sulmona tutto è a norma”. Ad affermarlo è la segreteria provinciale del sindacato Nursind che elenca le carenze della nuova sede del Csm. “Ci sembra davvero singolare la concezione che Tordera ha del sistema normativo non esiste la preventiva autorizzazione comunale per l’insediamento nell’edificio di viale Mazzini di una struttura sanitaria pubblica (CSM). Non esiste il preventivo atto di accreditamento in base al quale la Regione accerta che quella struttura, nell’attuale allocazione, è idonea a svolgere attività sanitaria per conto del Servizio Sanitario Nazionale. Infatti, anche nel caso che qualche funzionario della Asl dovesse dichiarare l’idoneità funzionale di quell’edificio per svolgervi attività sanitaria pubblica per il trattamento di patologie o sindromi psichiatriche, siamo, però, curiosi di sapere quale dirigente o tecnico comunale consentirà il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di una funzione sanitaria pubblica in una struttura di cui il vigente strumento urbanistico e la tipologia catastale prevedono la destinazione a “Uffici e studi privati” (categoria A/10): non certamente (riteniamo) il dirigente del Settore o i funzionari del Comune di Sulmona, che sappiamo molto attenti a questi aspetti di carattere legale e che, è nostra convinzione, non vorranno essere chiamati in causa, in futuro, per le eventuali conseguenze del rilascio di una autorizzazione in difformità delle previsioni del piano urbanistico e dagli indici di accatastamento” sostiene il sindacato. “Ma siamo anche curiosi di sapere quale dirigente o funzionario regionale se la sentirà di istruire con parere favorevole l’atto di accreditamento di una struttura sanitaria pubblica, se priva di autorizzazione e sprovvista dei requisiti di accreditamento in relazione alla destinazione d’uso stabilita dal Piano urbanistico comunale ed alla tipologia di accatastamento – prosegue il sindacato – Siamo, infine, anche curiosi di apprendere come il Tordera (e gli Uffici che lo hanno supportato in tale determinazione) abbia potuto stipulare un contratto di locazione, impegnativo per il pubblico Erario, prima di aver ottenuto le prescritte preventive autorizzazioni. O per caso si tirerà in ballo la solita scusa dell’emergenza allocativa conseguente alla restituzione della vecchia sede provvisoria del CSM al Comune di Sulmona? (da quanti mesi la ASL sapeva di dover traslocare?). Quanto alle affermazioni che luce e gas sono già presenti nei locali, siamo ben felici di affidare alla solerte e puntuale opera del NAS la verifica dell’eventuale allaccio (almeno fino ad oggi) dei locali del CSM al quadro di energia elettrica del cantiere, nonché l’accertamento della regolarità dell’uso della corrente elettrica di cantiere per finalità di illuminazione (che a noi risulta assoggettata a ben diversa tariffazione)”. Infine il Nursind dichiara di non essere assolutamente rassicurato dalle informazioni del direttore generale mentre si attende che su queste segnalazioni facciano luce i carabinieri del Nas e dirigenti e funzionari di Regione e Comune. Per il Centro di Salute Mentale non sembra esserci pace, considerando che anche in passato il Csm, all’epoca Cim, venne ospitato in una struttura fatiscente, senza servizi igienici, senza uscite di sicurezza. Una situazione di cui il sindacato Nursind non si accorse, tacendo come hanno taciuto gli altri e tollerando per anni che gli ospiti e il personale del Cim sopportassero, in silenzio, disagi ogni giorno.