BIBLIOTECA CHIUSA, ASSEMBLEA DAVANTI AI CANCELLI DELLA SEDE APC

Assemblea pubblica, oggi alle 17.30, ai cancelli dell’Agenzia di Promozione Culturale, in piazza Venezuela. Sono i giovani i primi a non arrendersi al fatto nuovo della chiusura dell’Agenzia di Promozione Culturale, avvenuta ieri tra disposizioni della Regione e pronte rassicurazioni della politica. Intanto il consigliere comunale Maurizio Balassone (Sbic) propone soluzioni, sia pure parziali, per porre subito rimedio all’ennesima emergenza cittadina. L’assemblea, indetta dal collettivo AltreMenti Valle Peligna, è aperta a tutti i cittadini che abbiano a cuore le sorti della città e che desiderino informarsi e discutere l’ennesima criticità di una comunità ormai in ginocchio dal punto di vista culturale e dei servizi. “Quella dell’Agenzia di Promozione Culturale infatti è solo l’ultima di una serie di chiusure virtualmente “brevi”, ma a cui puntualmente seguono anni di immobilismo burocratico con conseguente ricaduta sul numero e la qualità dei servizi offerti ai cittadini” sottolinea AltreMenti, ricordando i casi analoghi del Liceo Classico Ovidio, dell’Istituto commerciale e per geometri De Nino, trasferito a Pratola Peligna, della Biblioteca comunale, in piazza Tommasi, dell’ormai ex Istituto di Formazione Professionale in via Mazzini e di tutte le altre spade di Damocle pendenti come la paventata chiusura del Tribunale, del Punto Nascite e altri casi simili. “Desideriamo certamente che l’edificio venga messo in sicurezza per il bene di tutti, ma non che questa operazione si riveli l’ennesima chiusura ad libitum sulla quale speculare ad oltranza – conclude AltreMenti – come cittadini ci sentiamo in dovere di discutere le sorti della nostra città e del nostro territorio per capire cosa fare per scongiurarne una nuova condanna dal punto di vista aggregativo, sociale e culturale”. Unica voce finora della politica cittadina è quella del consigliere comunale Maurizio Balassone. “Un’altra brutta notizia per la città – sostiene Balassone – Penso ai ragazzi, soprattutto quelli più piccoli, che con tanto entusiasmo avevano ripreso a frequentare l’Agenzia utilizzando tutti gli strumenti cartacei e digitali messi loro a disposizione. Penso alle Associazioni culturali che avevano lì la propria sede. Penso all’ingente patrimonio librario su cui è necessario vigilare attentamente nei prossimi mesi. Sarebbe bello e opportuno che le scuole agibili aprissero le loro biblioteche evitando di fatto il disperdersi delle energie culturali della Città. Sarebbe bello e opportuno che il Comune di Sulmona in tempi velocissimi proponesse anche una parziale soluzione a questo problema per scongiurare una eventuale ulteriore perdita di opportunità”.


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