LA MACCHINA COMUNALE AGGRAVA LA CRISI DELL’EDILIZIA, PROFESSIONISTI: PRONTI ALLA PROTESTA
Costruttori e professionisti dell’edilizia pronti ad una protesta anche clamorosa contro le lentezze e i ritardi della macchina comunale che rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto, che già segna il passo, anche per effetto della chiusura dell’ufficio sisma. Oggi pomeriggio per decidere le azioni da porre in atto costruttori e professionisti saranno in assemblea nella sede dell’Associazione costruttori. “Non possiamo più fare affidamento sulle promesse degli amministratori comunali – afferma Antonio Angelone, architetto e componente del direttivo locale dell’associazione dei costruttori – abbiamo tentato un dialogo con l’amministrazione comunale ma non ne abbiamo tratto effetti concreti, siamo rimasti fermi alle buone intenzioni”. Adesso, dalle parole gli imprenditori, ingegneri, architetti e geometri intendono passare ai fatti. Tre le ipotesi di protesta che oggi saranno al vaglio dell’assemblea. La prima è quella di estendere lo stop ai cantieri, la settimana scorsa già messo in atto dallo stesso Angelone, per denunciare ritardi assai gravi, imputati alla burocrazia comunale, che come conseguenza avranno la perdita di fondi ed opportunità per chi ha investito sulle opere di ristrutturazione e messa in sicurezza di immobili. La seconda ipotesi riguarda invece una marcia con mezzi e operai verso palazzo S.Francesco. Terza ipotesi è quella di un’occupazione di palazzo S.Francesco, al fianco dei lavoratori delle cooperative. “Disagi e malumori sono sempre più diffusi – spiega Angelone – mi auguro che il comparto edile sia unito in questa battaglia e nessuno si tiri indietro temendo magari ritorsioni politiche”. Contatti sono stati avviati anche con il sindacato dei lavoratori edili Cgil, per un’eventuale condivisione delle azioni di protesta.
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