VERTENZA COOP, PD SOLIDALE CON I LAVORATORI. SINISTRA ITALIANA ACCUSA IL SINDACO E LA MAGGIORANZA
Escono allo scoperto Pd e Sinistra italiana sulla vertenza dei lavoratori delle cooperative in servizio al Comune di Sulmona che da giovedì scorso occupano l’aula consiliare di palazzo S.Francesco. “La posizione dei lavoratori va tutelata in tutti i modi possibili, non è questione di destra o di sinistra ma dell’intera città” sostiene Sergio Dante, segretario del circolo dem di Sulmona. “Lo si deve alla storia del Partito Democratico ma soprattutto alle tante famiglie legate con un filo diretto a questa vicenda. Non abbiamo mai scelto e mai sceglieremo la linea del silenzio su questioni di tale importanza morale ed etica, infatti ci dichiariamo disponibili ad un eventuale confronto costruttivo con il sindaco e con tutte le forze territoriali per una soluzione condivisa all’interno del perimetro della legge” precisa Dante. “Gli ultimi giorni hanno visto i diretti interessati, spinti dall’istinto di sopravvivenza, inviare un segnale forte attraverso la dignitosa e significativa dimostrazione in sala consiliare, adesso è il momento che anche la politica faccia il suo cercando soluzioni ma soprattutto dando risposte” conclude il segretario del Pd cittadino. “Il Circolo di Sinistra Italiana della Valle Peligna esprime solidarietà ai lavoratori che stanno lottando per il mantenimento del posto di lavoro e partecipa alla lotta.Siamo stati presenti fin dal primo momento dell’occupazione dell’aula consiliare e daremo appoggio alla giusta lotta dei lavoratori che vedono fortemente a rischio il loro futuro lavorativo” afferma il segretario del circolo Si, Domenico Capaldo. Secondo Sinistra italiana sono “gravi le responsabilità politiche che si è assunta la Giunta Casini, perchè non si tratta di questioni “tecniche” come afferma il sindaco ma di una strategia chiara che si va delineando sempre più e che tende, evidentemente per “scelta politica” ad un chiaro “spoil system” lavorativo per i servizi esternalizzati. Idea peraltro rafforzata dal fatto che la maggioranza non ha lo stesso atteggiamento per tutti i servizi esternalizzati. Alcuni di questi vengono considerati “essenziali”, altri invece “non essenziali”. “Si fanno figli e figliastri insomma, e rientrano tra quelli non essenziali l’Ufficio Sisma e Tributi, nonchè quello delle pulizie, mentre vengono considerati essenziali i servizi turistici . I servizi sono bloccati con gravi ricadute su imprese edili e dipendenti, cittadini. All’Ufficio Sisma di Fossa sono bloccate 71 pratiche e diversi milioni di euro perche mancano le rendicontazioni del Comune di Sulmona”. Per Capaldo ormai il Comune è ad “una paralisi che va a sommarsi alla già grave situazione della macchina amministrativa per via delle indagini sui cosiddetti “furbetti del cartellino”. “Hanno ragione i lavoratori a sostenere che si vuole togliere “dignità” al loro lavoro, hanno ragione a protestare contro un’amministrazione che dichiarava di voler “girare pagina” e che sta facendo ripiombare la città agli anni Cinquanta sul tema del lavoro e non solo. Ma poi, prima di procedere a gara per i servizi possibile che nessuno si sia posto il problema della continuità dei servizi stessi ? Quanta malafede evidente in questi comportamenti.” Conclude quindi Sinistra italiana accusando il sindaco Casini di “stupefacenti affermazioni quando sostiene in Consiglio comunale che “negli ultimi venti anni le amministrazioni precedenti hanno agito nella illegittimità”, che sono state fatte “scelte dissennate che hanno portato a questa situazione”. Se così è perchè non denuncia i fatti “illegittimi” alla Magistratura? Si rende conto tra l’altro che con questa sola dichiarazione ha chiamato in causa non solo Sindaci e Amministratori precedenti, ma anche diversi che oggi sono in Maggioranza con lei e che sono stati Assessori al personale e non solo? Insomma, dilettanti allo sbaraglio che intanto colpevolmente tacciono”.