CROLLO AL PALASPORT DI INTRODACQUA, AVVISI DI GARANZIA PER DUE SINDACI E SETTE TRA TECNICI E IMPRENDITORI
Due sindaci sotto inchiesta e altre sette persone indagate, tra tecnici e responsabili della ditta esecutrice dei lavori. destinatari di altrettanti avvisi di garanzia. E’ questo l’esito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Sulmona sul crollo del palazzetto dello sport di Introdacqua. Il tetto della struttura, inaugurata nel 2008, è crollato appena quattro anni dopo sotto il peso della neve. Nel mirino della Procura sono finiti il sindaco Terenzio Di Censo e il predecessore Giuseppe Giammarco, entrambi per l’ipotesi di abuso d’ufficio. Secondo la Procura prima Giammarco e poi Di Censo si sono rifiutati di convocare il consiglio comunale, come richiesto dalla minoranza, al fine di avviare una discussione per arrivare a stabilire le responsabilità del cedimento del tetto del fabbricato, in modo da agire in via stragiudiziale nei confronti dei responsabili del crollo. Insieme ai due sindaci infatti sono stati raggiunti da avviso di garanzia l’architetto progettista e direttore dei lavori, Gianni Giorgi, l’ingegnere capo del Comune di Introdacqua, Pasqualino Susi, Giuseppe Verna, legale rappresentante della ditta subappaltatrice che ha eseguito i lavori sul tetto. Nei guai sono finiti anche Nicola Gabriele Di Cencio, ingegnere e direttore tecnico dei lavori e dei calcoli del tetto, Sergio Berardi, architetto collaudatore e Franco Masciulli, tecnico della Marrollo e Calogero Marrollo, amministratore unico della ditta appaltatrice ed esecutrice dei lavori al palasport. Per questi ultimi la Procura ipotizza responsabilità nel crollo della struttura, in particolare del cedimento che ha interessato il tetto. Il palazzetto realizzato negli anni Novanta costò quasi un milione di euro, stanziati dalla Regione. Per tanti anni restò inutilizzato, fino al 2008 quando fu inaugurato e le varie associazioni sportive e le scuole cittadine iniziarono finalmente ad utilizzarlo. Il crollo del tetto avvenne nella notte del 10 febbraio 2012 in seguito ad un’abbondante nevicata. La sera precedente una squadra di calcio locale si era allenata nel palazzetto, rischiando di finire sotto il tetto pericolante. Subito dopo il crollo la Procura aprì un’inchiesta sollecitata soprattutto dall’ allora sindaco Giuseppe Giammarco finito ora sotto inchiesta. Nell’aprile di un anno fa s’interessò della vicenda anche una troupe di Striscia la notizia, sollecitata dagli stessi consiglieri di minoranza. Da quel momento, anche grazie all’insediamento del nuovo procuratore Giuseppe Bellelli, l’inchiesta ha subito un ulteriore impulso, fino a portare agli avvisi di garanzia, fatti recapitare ai nove indagati nei giorni scorsi.
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