DI NUOVO IN PIAZZA A DIFESA DELL’OSPEDALE DI POPOLI
Tutti in piazza a difesa dell’ospedale di Popoli. Lo ha deciso il coordinamento “avanti tutta indietro non si torna” nell’assemblea che si ĆØ tenuta ieri mattina a Popoli alla quale hanno partecipato anche i sindaci del territorio. E saranno proprio i sindaci ad aprire il corteo e la manifestazione con tanto di fascia tricolore in programma venerdƬ 31 Marzo dalle ore 10,00, a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini dei paesi dell’Alta Val Pescara, della Valle Peligna e dell’Alta Valle del Tirino che si svolgerĆ una manifestazione a Pescara. Il corteo muoverĆ dallāinizio di Viale Bovio (angolo Via Muzii) e lo attraverserĆ fino alla sede del presidente della Regione Luciano DāAlfonso, qui sosterĆ in attesa dell’incontro con il massimo esponente della giunta regionale. Nel corso dell’assemblea ĆØ stata sottolineata l’importanza di un coinvolgimento del Presidente della Regione dalla cui unica volontĆ politica puĆ² arrivare un impegno formale per restituire all’ospedale di Popoli la dignitĆ di Presidio Ospedaliero.
“Tale formale impegno ĆØ assolutamente necessario ed urgente poichĆ©, nonostante lo stop dato al cronoprogramma sul riordino del sistema sanitario regionale”, fanno sapere dal comitato, “la direzione generale e quindi la Presidenza della Regione stanno comunque procedendo alla spoliazione di risorse umane e strutturali del nostro Presidio”.
Nel frattempo si ĆØ costituito un coordinamento con i Sindaci per rendere piĆ¹ efficace le iniziative volte alle problematiche del Centro Abruzzo. “Quella dellāOspedale ĆØ la piĆ¹ urgente”, proseguono dal comitato, “ma giĆ , oltre a quelle note, si affaccia allāorizzonte il problema del Distretto Sanitario di Scafa che rischia anchāesso quantomeno di essere fortemente ridimensionato e il problema degli Ambiti Sociali fatti ricadere nei distretti, questo appalesa un disegno politico che, sicuramente non favorevole per i cittadini, porterĆ allo svuotamento di tali strutture”. Nel corso dell’assemblea ĆØ stata inoltre, lāassenza di sindaci di Comuni, soprattutto della Val Pescara come Tocco da Casauria, Caramanico, San Valentino, Lettomanoppello, Manoppello, che non sono scesi a difesa della sanitĆ territoriale “nonostante”, evidenziano dal comitato, “oltre che amministratori debbano essere considerati custodi dei beni dei territori da loro amministrati”.
Infine ĆØ stata accolta con soddisfazione la notizia della proroga di tre anni che si sta ottenendo in sede parlamentare rimarcando perĆ² che “sarĆ un utile strumento solo se si continuerĆ a lavorare ancora di piĆ¹, senza mollare e ponendo attenzione ai programmi elettorali dei futuri amministratori”.