EX DIPENDENTE MONTEDISON: MEGA DISCARICA DI BUSSI MAI ESISTITA
“La mega discarica o addirittura la discarica più grande d’Europa, non esiste, si tratta di dieci buche di pochi metri , la terra rossa scambiata per rifiuto tossico, non era altro che la terra utilizzata da una antica fornace rimasta attiva fino agli anni ’60”. Sicuramente controcorrente l’opinione di Pasquale Antonucci, ex dipendente dello stabilimento Montedison di Bussi, che farà molto discutere. Per la sua lunga esperienza di lavoro, vissuta in quello stabilimento, Antonucci avanza suoi punti di vista per confutare le tesi delle perizie e dell’inchiesta che hanno segnato la delicata e clamorosa vicenda. In particolare da qualche tempo, fa sapere Antonucci, ha avviato un civile confronto con Alessandro Gargini. professore ordinario del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, autore della relazione tecnica sullo stato di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee lungo la valle del fiume Pescara, tra la discarica Tre Monti ed il campo Pozzi di Colle S.Angelo, risalente all’ottobre del 2012. “Secondo il professore Gargini i risultati delle analisi isotopiche eseguite nelle acque dei pozzi sant’Angelo portano alla certezza che l’inquinamento dei pozzi era dovuto alla discarica Tremonti. Le analisi sono state eseguite da due prestigiosi e forse unici laboratori” sostiene Antonucci. “Dalle conclusioni del professore Gargini ogni ipotesi alternativa sull’origine della contaminazione degli acquiferi delle Gole di Popoli, legata a non meglio precisate sorgenti localizzate nel bacino dell’Aterno-Pescara o a scarichi nelle acque superficiali, è del tutto priva di fondamento – prosegue Antonucci – l’inquinamento delle falde delle Gole di Popoli è fuori di ogni dubbio dovuto alle produzioni storicamente attive presso il sito di Bussi sul Tirino sino alla metà degli anni ’70”. “Mi permetta un’ultima considerazione, come è possibile capire con le analisi isotopiche la provenienza dell’inquinamento? Se i contaminanti della discarica e i contaminanti delle acque di scarico, isotopicamente identici, provengono dalle stesse materie prime? Inoltre, I valori dei solventi clorurati trovati nelle ultime analisi sulle acque del fiume Pescara e sulle acque sotterranee, prelevate a Castiglione (zona pozzi sant’Angelo), sono quasi sempre al di sotto dei sensibilissimi limiti dei moderni gas-massa – conclude l’ex dipendente Montedison – segno evidente che la discarica non sta inquinando e non ha mai inquinato. Dopo una vita che ho fatto questo tipo di analisi con “ gas cromatografo con rivelatore a cattura di elettroni” non ho mai visto acqua di fiume o acqua potabile, con valori più bassi”. Secondo Antonucci in questa vicenda si sarebbe fatto inutile sperpero di denaro.
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