FOTOGRAFO SULMONESE MUORE A 63 ANNI E DONA GLI ORGANI

È stato il suo ultimo gesto d’amore prima di andarsene via per sempre. Massimo Vasillotta, 63 anni di Sulmona ha donato i suoi organi per ridare speranza ad altre persone che potranno continuare a vivere una vita normale grazie al suo gesto di generosità. L’uomo che era separato e viveva da solo, (era da tempo disoccupato dopo aver lavorato come rappresentante, e svolgeva saltuariamente l’attività di fotografo tenendo anche corsi di fotografia), si è sentito male nella notte tra domenica e lunedì. Più volte durante la giornata gli amici lo hanno chiamato al telefono o cercato su WhatsApp senza però avere risposta. Preoccupati dalla situazione, sono andati persino a bussare alla porta di casa. A quel punto hanno cercato la sorella che aveva una copia delle chiavi dell’appartamento e una volta entrati lo hanno trovato rantolante in camera da letto. Trasportato in ospedale è stato subito affidato al personale del reparto di rianimazione dove hanno cercato di fare l’ impossibile per salvarlo. Ma il virus che aveva provocato il malore mandandolo in coma irreversibile, aveva ormai fatto danni irreparabili. Così, come nella volontà di Massimo Vasillotta, i parenti una volta accertato che ormai non c’era più niente da fare, hanno acconsentito all’espianto degli organi. Nella notte di ieri è arrivata all’ospedale dell’Annunziata l’equipe del San Salvatore dell’Aquila e del Gemelli di Roma per procedere ai prelievi di rito. Sono stati donati due reni, un fegato e le cornee. “E’ un fatto sociale di grande importanza per la cittadinanza nonché un esempio da additare a tutti”, è stato il commento del responsabile del reparto di Rianimazione di Sulmona, Vincenzo Pace. I funerali si svolgeranno sabato alle 11, nella cattedrale di San Panfilo.