LA BUONA SANITÀ SALVA LA VITA A UNA DONNA DI ORIGINE ROM DI SULMONA
Quando la buona sanità fa tornare il sorriso e la serenità in una famiglia. Un intervento di grande neurochirurgia effettuato dall’equipe dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, ha salvato la vita a una giovane madre di etnia rom residente a Sulmona. La brutta notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno portando sconforto e preoccupazione all’interno della comunità che in città è molto nutrita. Circa una settimana fa, un improvviso malore aveva fatto scoprire che la donna era stata colpita da un melanoma alla testa che le comprimeva una vena e che, secondo i medici che l’avevano visitata, le lasciava poche speranze. Tutti componenti della comunità rom, così come è nella loro tradizione, hanno fatto quadrato nella speranza che tutto si potesse risolvere nel migliore dei modi, ma sono stati momenti concitati e di paura per le sorti della donna. “D’urgenza siamo stati trasferiti all’ospedale S. Salvatore dell’Aquila”, racconta il marito sempre rimasto vicino alla moglie. “Qui siamo stati accolti dallo staff del reparto di neurochirurgia che ha preso in consegna mia moglie”. L’intervento è stato molto difficile ed è durato oltre 14 ore. Ma alla fine tutti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo perché il melanoma è stato rimosso con successo. “Oggi ci troviamo qui, in via di guarigione, ad esprimere i nostri più sinceri e sentiti ringraziamenti a tutto l’equipe del reparto”, afferma il marito della donna, anche lui di origine rom, “osa, infermieri, ed in particolar modo il professor Galzio e al dottor Ricci che si sono resi protagonisti di un intervento tanto complesso quanto delicato. Queste parole – conclude l’uomo – non potranno mai esprimere a pieno la profonda gratitudine verso i due medici che con eccelsa professionalità hanno riportato la normalità nella nostra vita”.
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