UDIENZA PRELIMINARE SUL TRAGICO INCIDENTE ALLE CINQUE MIGLIA, DIRIGENTE ANAS UNICA IMPUTATA

Udienza preliminare ieri mattina per il tragico incidente stradale che due anni fa costò la vita a due atleti del Sulmona Rugby, Salvatore Di Padova e Marco Liberatore, in viaggio su un pulmino di ritorno da una gara disputata a Roccaraso. Unica imputata per l’ipotesi di omicidio colposo è Simona Cicconi, dirigente del compartimento Anas della viabilità per l’Abruzzo. Nell’udienza, svolta in breve tempo, il Pm ha chiesto l’integrazione del capo d’imputazione sulle cause del decesso di Marco Liberatore, che era alla guida del mezzo al momento dello schianto contro l’albero che costeggiava il rettilineo della Statale 17, sull’altopiano delle Cinque Miglia. La parte civile è stata rappresentata dall’avvocato Alessandro Margiotta, soddisfatto dell’esito della prima udienza, aggiornata al prossimo 13 giugno. Secondo i magistrati inquirenti il dirigente Anas avrebbe omesso la predisposizione di sistemi di sicurezza idonei ad impedire ai veicoli la fuoriuscita dalla sede stradale, con probabilità di impatto e capovolgimento. Il sostituto procuratore della Repubblica, Aura Scarsella, titolare dell’indagine, sostiene infatti che la presenza del guard rail avrebbe eliminato o attenuato le gravi conseguenze della deviazione dalla mezzeria del pulmino sul quale i ragazzi viaggiavano. Ma non tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti nella tragedia si sono costituite parte civile. Tramite i loro legali i familiari di Marco Liberatore hanno fatto sapere che hanno deciso di avviare il procedimento giudiziario, “non allo scopo di ottenere un ristoro economico, ma solo per fare in modo che queste tragedie mai più avvengano”. La strada sulla quale hanno perso la vita Marco Liberatore e Salvatore Di Padova è stata troppe volte teatro di tragedie, costate altre vite umane e sofferenze gravissime.


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