FURTI DI TARTUFI, COLTIVATORI: LADRI IN AZIONE NON SOLO ALL’ANCINALE

I furti del tubero più prezioso, il tartufo, sarebbero estesi ben oltre la zona dell’Ancinale. A segnalare casi di furti mirati soprattutto al tartufo nero pregiato, sono alcuni tartuficoltori dell’area peligna, sollecitati dalle recenti notizie pubblicate da Reteabruzzo.com. “I furti non riguardano solo la zona dell’Ancinale – precisano – furti avvengono anche nella frazione di Marane e poi in zone di coltivazione come Pratola Peligna e Bugnara”. La razzia è compiuta naturalmente a notte fonda. Ad operare sarebbero gruppi di persone che fanno incetta di un tubero che sul mercato ha il valore di circa 400 euro al chilogrammo. “Si aggirano in automobile tra un terreno e l’altro – spiegano i coltivatori – poi l’automobile viene parcheggiata in luogo nascosto, così da evitare qualsiasi sospetto e in poco tempo, con cani e strumenti adatti, vengono espiantati i tartufi”. Il fenomeno dunque pare assai diffuso e considerando che la stagione dei tartufi si avvia a conclusione, terminando con il mese di marzo, l’allarme degli interessati si fa ancor più intenso.


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