TRIBUNALI IN PROROGA, INSORGE LA CAMERA PENALE AQUILANA

Se Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto tirano un sospiro di sollievo per la proroga della chiusura dei tribunali fissata al 2020, la Camera penale dell’Aquila dichiara lo stato di agitazione, non escludendo il ricorso allo sciopero da parte degli avvocati. “Se la precedente proroga dal 2012 al 2018 era stata dettata essenzialmente dalla necessità di ripristinare la sede degli Uffici Giudiziari di L’Aquila, totalmente compromessa dal sisma del 2009, l’ultima deve intendersi ispirata, invece, ai nuovi e recenti eventi sismici – sostiene la Camera penale aquilana -“che non hanno interessato, però, L’Aquila, Avezzano e Sulmona né tantomeno Chieti, Lanciano e Vasto”.“Questo fatto ha indotto il ministero della Giustizia ad escludere la possibilità di porre rimedio alle carenze di organico del tribunale delll’Aquila in virtù della circostanza che, sebbene l’accorpamento risulti prorogato, la pianta organica sarebbe considerata già unica». Lo affermano in un documento il presidente della Camera penale, Gian Luca Totani ed il segretario, Piera Farina. La Camera penale sottolinea infatti che «ci sono posti scoperti che superano il 25% per quel che riguarda il personale di cancelleria, mentre sul fronte dei magistrati togati la percentuale sale al 50%. In particolare, nel settore penale manca il presidente di sezione; al dibattimento monocratico non risulta assegnato nessun magistrato togato con la conseguenza che i processi provenienti da udienza preliminare vengono rinviati sine die mentre i procedimenti a citazione diretta vengono giudicati esclusivamente da giudici onorari. Inoltre, al dibattimento collegiale è stato assegnato un magistrato distrettuale ed applicato un giudice proveniente da altra sede il quale, avendo svolto le funzioni di gip e gup sino a 2 anni fa, ha maturato una serie di incompatibilità che ne riducono in maniera sostanziale di giudicare”.


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