RESIDENTI NEL CENTRO STORICO AVVIANO PETIZIONE CONTRO LA “FEBBRE DEL SABATO SERA”

Una petizione contro gli schiamazzi notturni, che segnano soprattutto il centro storico nel fine settimana, è stata avviata da un gruppo di residenti in corso Ovidio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei residenti è stato il recente episodio della vetrina di un salone nelle vicinanze del palazzo dell’Annunziata mandata in frantumi da un giovane, individuato e denunciato nei giorni scorsi. Oltre alle chiassate, che oggi segnano quella che un tempo si diceva la “febbre del sabato sera”, che turbano la quiete notturna, spesso dalle 3 alle 4 del venerdì e del sabato, i residenti del centro storico lamentano che il mattino seguente alle scorrerie notturne accanto a tanti portoni e negli angoli del centro storico compaiono tracce di orine, di escrementi e di vomiti. “Spesso questi giovani, sebbene ancora tra i quattordici e sedici anni, sono già vittime di alcol e stupefacenti ed i risultati sono purtroppo sono questi” sostengono i residenti, che hanno iniziato a raccogliere firme per sollecitare maggiore attenzione delle forze dell’ordine ma anche delle strutture sanitarie intorno a quello che avviene tra i più giovani, cominciando con la prevenzione di schiamazzi, rumori eccessivi e atti vandalici. Anche recenti episodi di violenza, che hanno visto giovani aggrediti e spediti all’ospedale, dimostrano che cresce il malessere tra i giovani e certi comportamenti, se non controllati e repressi, possono portare anche a conseguenze assai pesanti.  “A parte il rumore che turba la quiete notturna i risultati delle bravate notturne sono anche quelli di atti vandalici inaccettabili – aggiunge un anziano residente in corso Ovidio – non è tollerabile che la nostra città e soprattutto il centro storico siano lasciati nelle mani di gente senza scrupoli o con la mente confusa da alcol e stupefacenti, non possiamo restare indifferenti davanti a certi comportamenti, che dispiacciono anche per l’età giovane dei protagonisti, che rischiano di rovinarsi la reputazione e la vita per una bevuta di troppo o per l’uso di sostanze che a lungo andare bruciano il cervello”.

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