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IL SOTTOSEGRETARIO IN VISITA AL TRIBUNALE ANNUNCIA IL POTENZIAMENTO DELLA SCUOLA PENITENZIARIA (video)

Visita a sorpresa del sottosegretario al Ministero della Giustizia, Federica Chiavaroli, questa mattina al Tribunale accompagnata dal sindaco Annamaria Casini e dall’assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo. “Abbiamo parlato con il presidente del tribunale, Giorgio Di Benedetto, il quale si è lamentato delle carenze di personale, vedremo in sede di governo di verificare quest’anomalia che si è creata con l’emanazione dei decreti attuativi che considerano già chiuso il tribunale di Sulmona mentre insieme ad altri tre tribunali abruzzesi è in regime di proroga fino al settembre del 2018” ha detto il sottosegretario uscendo dal tribunale promettendo buone notizie per il prossimo futuro, a cominciare anche dal progetto già avviato che mira a rafforzare la presenza della scuola di polizia penitenziaria a Sulmona. “Stiamo valutando insieme al direttore generale della formazione penitenziaria, Riccardo Turrini Vita, la possibilità di un’espansione delle attività della scuola penitenziaria di Sulmona, per esempio si ipotizza che la scuola di Sulmona diventi il polo per il conseguimento di patenti di guida della polizia penitenziaria – ha sottolineato il sottosegretario – a tale scopo stiamo cercando di acquisire in fatto o comprandola la vicina pista di go kart, limitrofa alla scuola, così come si può pensare ad un potenziamento del poligono di tiro, presente nella scuola e al prolungamento della durata dei corsi che non saranno più di sei mesi ma di un anno”. Dal canto suo il presidente del Tribunale Di Benedetto ha confermato di aver scritto ai sottosegretari alla Giustizia, Chiavaroli, Gennaro Migliore e Cosimo Ferri, per rappresentare la gravità della situazione in cui versa il tribunale dal punto di vista dell’organico. “Ho chiesto ai sottosegretari di introdurre nei decreti attuativi una norma che li agganci alla legge che ha soppresso i tribunali, che ha stabilito anche la proroga della chiusura dei tribunali abruzzesi di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto”. “C’è carenza di personale perché quelli che sono andati in pensione o trasferiti non sono stati sostituiti in quanto il governo nei decreti attuativi ha già considerato chiuso il tribunale di Sulmona” ha spiegato il presidente Di Benedetto. Su 33 dipendenti in forza nel momento in cui è stata approvata la legge si è arrivati oggi a 21 dipendenti, il 36% in meno. La pianta organica prevede otto funzionari e ce ne sono solo quattro. Così come dovrebbero esserci tre direttori amministrativi e invece ce n’è uno solo. “Se il governo non provvederà a correggere i decreti attuativi sarò costretto a dare funzioni superiori al personale in servizio” ha concluso Di Benedetto. Grazie all’abnegazione dei suoi dipendenti, che stanno subendo una sorta di mobbing per il lavoro che svolgono, il Tribunale dimostra la propria efficienza facendo registrare ottime statistiche: le pendenze dei dibattimenti penali sono state ridotte al 51%, del processo civile il 31% e del 41% il contenzioso ordinario ed infine del 37% il penale. Senza anticipare nulla, l’assessore regionale Gerosolimo ha preannunciato buone notizie per il futuro del Tribunale, ricordando che sta lavorando intorno al “progetto Capograssi” che porterà benefici anche per gli uffici giudiziari peligni. L’assessore ha auspicato che entro il 2017 questo progetto possa trovare attuazione.