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SUL IL SIPARIO DELLA STAGIONE TEATRALE AL COMUNALE DI PRATOLA

Si alza il sipario del Teatro Comunale di Pratola Peligna sulla stagione 2016/2017 promossa dal Comune di Pratola, a cura del Florian Metateatro di Pescara, con la direzione artistica di Giulia Basel. Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale e il Florian porteranno avanti un progetto importante che intende promuovere e sostenere il teatro della città come luogo di vita, di incontri, di cultura.  Torna il doppio appuntamento per grandi e piccoli: un cartellone dedicato ad un pubblico di spettatori adulti, Pratola a Teatro, ed uno per un pubblico più giovane, Pratola per i ragazzi, con spettacoli la domenica pomeriggio per le famiglie e matinées per gli alunni delle scuole della città, dall’infanzia alle medie. La nuova stagione  proporrà compagnie, commedie, ed interpreti di grande bravura del panorama nazionale e regionale per accontentare i gusti di tutti gli spettatori.

Ad aprire la rassegna sarà il Teatro Potlach che venerdì 28 ottobre alle ore 21 porterà in scena lo spettacolo “I primi 100 anni di Edith Piaf”, uno spettacolo recitato in italiano e cantato in francese da Nathalie Mentha. Lo spettacolo è un viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50 attraverso le canzoni della grande cantante. Storie di vite nate nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni, di sogni, di ricordi. È il racconto di un’epoca, il 1939, un momento storico di grande fermento in tutta l’Europa. È l’epoca delle poesie di Jacques Prévert, delle fotografie di Cartier- Bresson, dei racconti teatrali di Jean Cocteau, dell’arrivo della Seconda Guerra Mondiale che decima tante famiglie, delle musiche dei film di Charlie Chaplin, delle immagini e dei personaggi del film “Roma Citta Aperta” di De Sica, della Resistenza francese, della lotta per la vita, per l’amore. Il tema dello spettacolo, l’anima che lega le storie, e forse ancora di più l’anima di Edith Piaf sembra essere: “non smettere mai di credere nell’amore qualsiasi cosa succeda”.

 

Il secondo appuntamento della rassegna sarà domenica 27 novembre 2016 alle ore 17 con la commedia dialettale Il cielo in una stanza: storie di ordinaria quotidianità dell’Associazione Teatrale “Da Grande voglio crescere”. La regista Carmela Caiano propone uno spettacolo composto da 21 microdrammi della vita quotidiana, scritti da Alberto Zoina, che, con ironia, indagano, nel caos dei sentimenti, le zone d’ombra delle relazioni di coppia, genitoriali, familiari, amicali, di vicinato. I 21 microdrammi si succedono come una sequenza di fatti: una scena cade nell’altra e questa in quella successiva, come il tempo umano cade nel momento dopo, continuamente, senza sosta. I personaggi sono caratterizzati da pochi tratti elementari, che però consentono immediatamente allo spettatore di riconoscervi la madre, la vicina, il figlio, il consorte, l’amica, se stesso… Il linguaggio è quello quotidiano ed il dialetto è utilizzato non forzatamente per far ridere, ma perché così parlano i personaggi.La farsa delle grottesche miserie umane si svolge in spazi circoscritti che man mano diventano sempre più angusti ed opprimenti: dalla panchina di un parco, all’interno di un auto, all’interno di una camera da letto, ma se si rompono le pareti dell’individualismo, del conformismo, dell’ipocrisia, “il cielo può entrare nella stanza”.

Terzo appuntamento 10 dicembre ore 21 Teatranti d’Abruzzo con Il Cenacolo michettiano, testo e regia Vittorina Castellano con Giorgio Ciampoli , Marco D’Agostino Donatella Passeri Enzo Littore. Una commedia musicale in dialetto in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte dell’illustre musicista Francesco Paolo Tosti, che diede vita con altri importanti artisti della terra d’ Abruzzo ad un sodalizio artistico-culturale: il Cenacolo Michettiano.

Lo spettacolo rappresenta uno spaccato di vita del Convento Michetti con scene tratte da “Il piacere” e da “Il trionfo della morte” di Gabriele D’Annunzio, accompagnate dalle romanze di Tosti, che sarà impersonato da Giorgio Ciampoli discendente del grande compositore di Ortona. Con lui in scena molti altri attori e musicisti che interpreteranno i ruoli di Francesco Paolo Michetti, Gabriele D’Annunzio, Matilde Serao e degli altri personaggi che hanno fotto grande il Cenacolo di Francavilla.

Successivamente, il 5 gennaio ore 21 Muta Imago con (a+b)3, ideazione e regia Claudia Sorace, drammaturgia e suono Riccardo Fazi, con Riccardo Fazi e Claudia Sorace

Plinio il Vecchio racconta che la pittura nacque quando una ragazza ricalcò il contorno dell’ombra del suo giovane innamorato sulla parete della sua stanza. Il ragazzo sarebbe partito la mattina successiva, allora lei, la notte, tenendo la lanterna vicino al viso di lui e vedendo proiettarsi un’ombra sul muro, disegnò i contorni della sua ombra. Orfeo sta risalendo un lungo sentiero, silenzioso, scosceso, buio. Euridice lo segue, perché lui ha incantato tutti laggiù, nel regno dei morti, ed è riuscito ad ottenere in dono la possibilità di riprendersi la sua sposa. I due camminano, lui più avanti, non deve guardarla fino al ritorno in superficie, questo è il patto, e lei lo segue a qualche passo di distanza. Orfeo si gira, lei cade indietro, tende le braccia, cerca di abbracciarlo, ma non afferra nulla se non l’inconsistente aria. Euridice torna ombra, corpo senza peso, forse il ricordo di ciò che era stata in terra.

Un’elegia sulle laceranti dinamiche del distacco, con un’indagine delicatissima intorno alle liturgie dell’affetto e a quelle più dolorose di un’insostenibile assenza. Lo spettacolo si svela come una riflessione sulle infinite possibilità della scena, dove basta un movimento a creare suggestione. A patto di essere capaci di trasformare il vuoto del palcoscenico in un mondo poetico e narrativo, come questi artisti sanno fare con infinita maestria e con un’altrettanto illimitata e raffinatissima fantasia.

Quinto appuntamento il 10 febbraio ore 21 il Teatro del Krak con Sarà Mimì Mia Martini i giorni, le canzoni, drammaturgia e regia di Antonio G. Tucci con Flavia Valoppi, Gabriella Profeta (voce) Fabio D’Onofrio (pianoforte)

Sarà Mimì è uno spettacolo dedicato a un mito della musica italiana: Mia Martini. Dai primi passi nel difficile mondo della musica ai successi indimenticabili degli anni Settanta, all’abbandono delle scene degli anni Ottanta, per poi tornare con la splendida Almeno tu nell’universo presentata sul palco di Sanremo in una esibizione da brividi. E ancora la riconciliazione con la sorella Loredana, la carriera in ascesa e poi la morte improvvisa, tragica, assurda. Un racconto con parole e canzoni che ripercorre la carriera musicale e le vicende familiari e private che tanto hanno influito sulla profondità espressiva di un’interprete eccezionale. Un talento riconosciuto e amato nel mondo, che in Italia non ha potuto esprimersi pienamente a causa di una maligna diceria. Vent’anni sono trascorsi senza Mimì, ma la sua voce straordinaria e intensa continua a cantare e a emozionare.

L’11 marzo alle 21 Classe Mista  in collaborazione con il CVM in scena con L’ultimo viaggio del Capitano con Alessia Tabacco, Francesco Sportelli, Roberto Mascioletti  , canzoni e musiche di Francesco Sportelli ideazione e regia Mario Fracassi

Il tema del viaggio (sulla carretta del mare che metaforicamente per noi è il teatro stesso), è il filo rosso che cuce e tiene insieme racconti antichi e moderni di tutte le migrazioni, è l’occasione per una riflessione poetica sugli enormi movimenti di popoli che attraversano i nostri anni, sulle ragioni del partire, di attraversare deserti e mari, sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé a qualsiasi latitudine.

E’ una umanità nutrita dalla speranza di un futuro migliore, quella che il Capitano, uomo di mare senza tempo e senza età, trasporta oggi verso il sogno italiano ed europeo. 1 aprile ore 21 Edoardo Siravo con Versi diversi con Edoardo Siravo e Anna Paola Vellaccio drammaturgia e regia Edoardo Siravo

Uno straordinario attore e regista come Edoardo Siravo, affiancato dalla bravissima Anna Paola Vellaccio, chiuderà la stagione dedicata agli adulti con un excursus tra le parole in versi della poesia e del teatro, da Shakespeare alla contemporaneità. Siravo ha recitato nelle compagnie teatrali più rilevanti del panorama nazionale in oltre 120 spettacoli. Lavora, anche nel cinema, nella televisione e nel doppiaggio collaborando con importanti registi e attori quali: S. Randone, P. Stoppa, V. Redgrave, L. Ulmann, A. Lionello, V. Gassman, G. Lavia, G. Bosetti, L. Ronconi, L. Squarzina, R. Guicciardini, G. Patroni Griffi, A. Pugliese, J. Lassalle, M. Sciaccaluga, M. Missiroli, W. Pagliaro, G. Sbragia, G. Proietti, C. Verdone, M. Bolognini, D. Damiani, G. Capitani, S. Martino, R. de Simone, A. Piccardi. E’ stato la voce di G. Depardieu, di C. Reeve, di J. Irons, Koji Yakusho e di numerosi altri attori.

E’ stato assistente alla regia di Giancarlo Sbragia e quindi di alcuni spettacoli con protagonisti, tra gli altri, Michele Placido, Ivana Monti, Anna Teresa Rossini. E’ uno dei volti più noti della Televisione Italiana che lo vede protagonista in molti sceneggiati ed è uno dei personaggi principali della soap opera Vivere. E’ anche uno dei co-protagonisti della serie Ho sposato un calciatore e di Distretto di Polizia.

 

Il costo del biglietto è di soli 10 euro per l’intero; 8 euro per il ridotto (per giovani e anziani); 6 euro per il ridotto speciale (per gli allievi delle scuole di teatro convenzionate).

 

 

Pratola per i Ragazzi

La programmazione per i giovani spettatori, “Pratola per i ragazzi”, proporrà invece sia alcune tra le fiabe più classiche ed amate la domenica pomeriggio, momenti di incanto e di formazione da vivere in famiglia, sia matinées per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado su tematiche importanti e attuali che offriranno alle insegnanti una rara opportunità di supporto al lavoro pedagogico.

6 novembre ore 17

TeatrOmbria

Hansel e Gretel                 dai 4 anni

liberamente tratto dalla fiaba “Hansel eGretel”

testo e ideazione Grazia Bellucci e Claudio Cinelli

Il primo appuntamento sarà domenica 6 novembre alle ore 17 con il TeatrOmbria di Firenze che ci presenterà La trappola perfetta…ovvero Hansel e Gretel, uno spettacolo liberamente tratto dalla fiaba “Hansel e Gretel”, testo e ideazione di Grazia Bellucci e Claudio Cinelli, con attori, pupazzi, ombre e video adatto a bambini dai 4 anni. “Chi rosicchia la casetta ?” dice la strega, “Il Vento il venticello o il celeste bambinello “ rispondono i bambini con la bocca piena… La casa di marzapane…eccola là nel cuore della foresta..un’immagine che toglie il respiro e fa venire l’acquolina in bocca…… Un’immagine che nessuno dimentica: com’è attraente e tentatrice questa immagine, e com’è terribile il rischio che si corre se si cede alla sua tentazione! Passare dalla paura di morire di fame a quella di essere divorati . Ma per fortuna l’astuzia vince sempre sulla cattiveria ….e la strega può essere spinta nel forno e bruciare ! Fintanto che i bambini continueranno a credere nelle streghe – e ci hanno sempre creduto e sempre ci crederanno- bisognerà raccontare loro che grazie alla loro abilità e alla loro astuzia si libereranno da queste figure persecutrici che popolano la loro immaginazione. Ma le streghe non popolano soltanto l’immaginario infantile e spesso la paura di essere “ mangiati “ diventa una realtà anche nel mondo degli adulti! La fascinazione del Teatro d’ ombre si mescola con le immagini rarefatte e decise della proiezione video , dando luogo a un linguaggio nuovo , ambivalente . Il ritmo non lascia un attimo di respiro e coinvolge completamente lo spettatore toccando nel profondo le sue corde emotive ..

4 dicembre ore 17

Teatro Verde

Cenerentola e la scarpetta di cristallo dai 4 anni

di Andrea Calabretta   regia di Pino Strabioli

Il Teatro Verde di Roma porta in scena una delle favole più amate di tutti i tempi: CENERENTOLA e la scarpetta di cristallo di Andrea Calabretta regia di Pino Strabioli. In scena un enorme mazzo di carte, che prende vita, si monta e si smonta e di volta in volta diventa un castello, una fattoria, un palazzo. E anche la storia, a tutti nota, viene smontata e rimontata dagli incredibili e comici personaggi di questa scanzonata Cenerentola. Un maiale alle prese con la linea, una vacca ipocondriaca, il Cavalier Bastoni, il Due di Coppe, il Re, la Matrigna, le Sorellastre e la Fata Madrina ripercorrono la vicenda di Cenerentola, ce la raccontano ognuno dal proprio punto di vista, in un vorticoso caleidoscopio di immagini che ci conduce per il noto sentiero della fiaba ad un ritmo crescente fino ad arrivare alla versione della vera protagonista dell’intramontabile fiaba: la Scarpetta di cristallo! Cenerentola, una fiaba che tutti conoscono e per questo ben si presta al

gioco teatrale, in cui ognuno trova la sua chiave di lettura: dalla fascinazione per i più piccoli al gusto del paradosso per i più grandi. Uno spettacolo con attori, burattini e pupazzi, per i bambini dai 4 anni in poi.

18 dicembre ore 17

Florian Metateatro

Il Gatto con gli stivali                       dai 5 anni

con Santo Cicco Laura Tiberi Roberto Mascioletti

musiche e canzoni di Paolo Capodacqua

ideazione e regia Mario Fracassi

scene e costumi di Antonella Di Camillo e Daniela Verna.

Il ragazzo, terzo figlio di un povero mugnaio, riceve in eredità una maschera e un vestito da gatto. Naturalmente è disperato, ma, quando capisce il valore dell’eredità che il padre gli ha lasciato… Nella commedia c’è un re, con due grandi problemi che non lo lasciano invecchiare in pace: sua figlia, la principessa, rifiuta tutti i numerosissimi pretendenti perché aspetta il vero amore per sposarsi e in tutto il regno non c’è più traccia di un coniglio, il piatto preferito del vecchio re. Il re ha a sua disposizione molti cacciatori, ma nessun uomo caccia meglio del gatto con gli stivali che riesce a catturare molti conigli, e ogni giorno ne fa dono al sovrano da parte del suo padrone, il marchese di Carabàs (che poi è sempre il ragazzo con la maschera da gatto). Sia il padre che la bella e nubile figlia sono sempre più curiosi di conoscere il loro benefattore e arriva il giorno in cui il Gatto accetta di condurli da… lui. Il ragazzo è ben felice di presentarsi come marchese di Carabàs e anche di sposare la principessa, ma un nobile deve possedere ricche vesti, terre e un castello! Il regno confinante appartiene al terribile orco Popanz di cui nessuno conosce il vero aspetto, poiché Popanz è capace di infinite metamorfosi; proprio sfruttando le doti magiche e lo stupido orgoglio dell’orco, il gatto lo induce a trasformarsi in un topolino e se lo mangia in un sol boccone. Dedicato ai ragazzi dai 6

22 gennaio ore 17

Teatrando Master/Florian Metateatro

I vestiti nuovi dell’Imperatore    dai 4 anni

con i giovanissimi interpreti di Teatrando Master

ideazione e regia Flavia Valoppi

Nel 2017 il Teatro Comunale ospiterà anche un progetto speciale realizzato dal gruppo di allievi Teatrando Master del Florian Metateatro dal titolo I vestiti dell’imperatore. I ragazzi che frequentano il laboratorio teatrale ormai da molti anni fanno il salto di qualità: si cimentano con un pubblico “vero” e “intenso” come quello dei “piccoli”. Lo spettacolo rappresenta una prova d’attore, un esame (ah, gli esami non finiscono mai!) dove ogni ragazzo si cimenterà nelle varie discipline ,recitazione, danza e canto declinate in una visione dello spettacolo, che lavora sulla forza dell’individuo, sull’unicità che si sviluppa nella vita e sulla scena. Spettacolo per ragazzi dai 4 anni.

5 marzo  ore 17

Tieffeu

I tre porcellini           dai 3 anni

con Giancarlo Vulpes                                                                                                                   pupazzi di Ada Mirabassi                                                                                                                                  il Tieffeu di Perugia ci racconterà con pupazzi e ombrelli la fiaba de I tre porcellini, con Giancarlo Vulpes, pupazzi di Ada Mirabassi. L’ombrello, contenitore della fiaba da cui escono fuori i personaggi, si trasforma in casa, luogo di protezione ma al tempo stesso luogo di scontro tra i protagonisti, i porcellini, e il lupo antagonista. I tre porcellini sono la rappresentazione del bambino che cresce, passando attraverso gli errori e le brutte esperienze. La fiaba insegna in maniera semplice quanto sia importante impegnarsi senza pigrizia in ciò che si fa per poter sfuggire ai pericoli che la vita futura può provocare. Spettacolo adatto a bimbi dai 3 anni in su.

9 aprile  ore  17,30

I guardiani dell’oca

Biancaneve e i sette nani                      dai 4 anni

con Eliana De Marinis, Tiziano Feola, Zenone Benedetto

regia di Zenone Benedetto                                                                                                                           I guardiani dell’oca di Guardiagrele andranno in scena con Biancaneve e i sette nani. Un racconto senza tempo, una favola musicale con attori e pupazzi liberamente tratta dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm: “Vorrei una bambina bianca come la neve, rossa come il rubino e con i capelli neri, neri come la notte. Vorrei una bambina che sia degna figlia dal re e di sua madre la regina. Sarà dolce, sarà bella come una stella. Sarà forte e coraggiosa e non temerà alcuna selva tenebrosa. La sua voce risuonerà come canto di usignolo, in ogni luogo, in ogni dove, rendendo assai felici gli animi puri come è puro il suo candore. Uno, due, tre e poi sette gli amici che incontrerà nel bosco nel quale si nasconderà. Strega maligna nulla potrai contro l’amore vero che tu non avrai….”. Consigliato dai 4 anni.

 

la mattina per le scuole

febbraio

Settimo Cielo

Il sogno di Henry                 dai 6 anni

con Maurizio Repetto, Silvio Gioia, Gloria Sapio

teatro d’ombre di Silvio Gioia  testi di Gloria Sapio

immagini e pupazzi tratti dalle opere di Entico Benaglia

Enrico Benaglia, attraverso il suo linguaggio poetico e sperimentale, ha raccontato, in un insieme di preziose tavole dipinte, una favola ambientata in alcuni dei paesi del Lazio divenuti famosi come mete tradizionali del Gran Tour e sede di studi di pittori famosi dall’800 in poi. Le bellissime opere di Benaglia, dipinti e sagome di uomini e animali, hanno un fascino magico che sembra dargli vita rendendole materiale perfetto per la scatola teatrale animata da Silvio Gioia.

Henry è un’artista che viene da lontano in cerca di un luogo dove dare forma ai suoi sogni.

Arrivato in un paese, rimane abbagliato dalle bellezze del posto ed è convinto di aver trovato la casa ideale per le sue ispirazioni. Ma gli abitanti sono preda di un incantesimo della strega cattiva che di notte ruba loro i sogni. Grazie alla fata dei boschi e ispirato dalle giovani contadine del luogo, che vede tornare cantando dai campi, Henry riesce a dare vita alla sua opera più bella, una statua che riproduce le fattezze di una splendida fanciulla. Mentre Henry si addormenta spossato e sogna di sposarla, la strega ruba anche quel

sogno e gelosa, rapisce la statua. La statua però, per la passione che vi ha infuso il suo autore, anche se di marmo, è capace di emozioni e dai suoi occhi nasce una lacrima. Da questa espressione del suo sentimento scaturisce la forza che sconfiggerà la strega e riporterà i sogni felici nei cuori della gente.

marzo

Il volo del coleottero

Fame di Pane                         dai 3 anni

di e con Francesco Sportelli e Alessia Tabacco

musiche di Francesco Sportelli regia Mario Fracassi

Uno spettacolo teatrale e musicale, con due attori e un forno. Acqua, sale, farina e lievito quattro elementi naturali e fondamentali per costruire un alimento antico e genuino, portatore di simboli e significati che appartengono a tutte le culture: il pane. Tino e Rosetta due panettieri buffi e strampalati, conducono gli spettatori in un percorso di storie e leggende sul pane. Come è nato il primo pane? Con quanti semi diversi si può fare il pane? Perché il pane è così buono? Le risposte a queste ed altre domande si snocciolano durante lo spettacolo attraverso le storie, le musiche e le canzoni originali.

Il pane raccontato con le tecniche del teatro, per parlare di un cibo che tutti conosciamo, che sta alla base dell’alimentazione, per scoprire come si fa il pane, oggi, nei laboratori dei fornai, nella panetteria sotto casa e anche in casa. Servono ancora terra, acqua, aria, fuoco, tempo e gesti delle mani? Uno spettacolo pensato per i bambini dai 3 anni, liberamente tratto dal testo “Fame di pane” di Giusi Quarenghi.

aprile

Florian Metateatro

Il pesciolino d’oro             dai 6 anni

di e con Flavia Valoppi, Alessio Tessitore

regia Isabella Micati, Alessio Tessitore

Il nuovissimo spettacolo del Florian arriva a Pratola in contemporanea col debutto pescarese. Liberamente ispirato al racconto omonimo di Puskin, lo spettacolo tocca il tema dell’avidità del mondo consumistico cui siamo soggetti, molte volte, inconsapevolmente. Le continue richieste, esagerate, obsolete, della moglie  e del pescatore che non si accontentano di  aver avuto in regalo dal pesciolino molto di più di quello che era indispensabile  per essere  felici, li porterà al punto di partenza :  vivere del faticoso lavoro della pesca.  Teatro d’attore

 

Il costo dei biglietti di “Pratola per i ragazzi” è di 5 euro la domenicale per le famiglie e 4 euro per le scolastiche.

 

Nel 2017 tornerà anche il Premio Città di Pratola Peligna, Teatro e Territorio che giunge alla sua quarta edizione e che vedrà alternarsi sul palcoscenico del Comunale alcune tra le più originali ed interessanti compagnie teatrali della nostra regione che presenteranno dei lavori, sia in italiano che in abruzzese, e saranno seguite da una Giuria di esperti ed anche da una giuria popolare che decreteranno i migliori interpreti ed allestimenti.

Accanto all’attività di programmazione della rassegna e di ospitalità di compagnie teatrali, riprenderà inoltre la consueta e ormai tradizionale attività di laboratorio nelle scuole primarie e secondarie della città di Pratola, curata dal regista e pedagogo teatrale Mario Fracassi, attivo da anni nel teatro dentro la scuola; sarà ancora nell’ambito del cartellone teatrale pratolano che verranno presentati tutti i saggi finali di dimostrazione del lavoro svolto con gli alunni e gli insegnanti della città dell’anno scolastico in corso.