
NACQUE A SULMONA LA PRIMA LIBRERIA EDITRICE ABRUZZESE
E’ stata una vicenda appassionante di successi editoriali, di autori e volumi che hanno scritto la storia della cultura cittadina e abruzzese. E’ la storia della Libreria editrice Di Cioccio, iniziata nel 1962 e conclusa diciannove anni fa. A riscoprirlsa è stato ieri sera il professore Antonio Pantaleo, in una conviviale del Rotary Club di Sulmona, presentata dalla presidente, Donatella Quartuccio. “La Di Cioccio è stata la prima libreria editrice in Abruzzo, nata grazie al grande coraggio, alla determinazione e sensibilità di un uomo come Antonio Di Cioccio – ha sottolineato Pantaleo – l’editrice sulmonese si è subito distinta per la ristampa di preziose opere antiche o la pubblicazione di opere prime di autori del valore di Antonio De Nino, Giuseppe Capograssi, Pietro Piccirilli, Giuseppe Celidonio e ancora Giuseppe Bolino, Ottaviano Giannangeli, Emiliano Splendore, Francesco Mercadante”. La libreria di piazza XX Settembre per decenni è stata meta di appassionati e studiosi, fino a diventare negli anni Ottanta una sorta di cenacolo culturale, con convegni organizzati in occasione della presentazione di volumi editi per l’appunto dall’editrice Di Cioccio. “Dagli anni sessanta agli anni ottanta Sulmona conobbe un’epoca di sviluppo, effetto di una politica lungimirante che puntò sull’industria, dando alla città un notevole impulso alla crescita – ha ricordato Pantaleo – in quel contesto s’inserisce anche un rinnovato fervore culturale che ebbe un’impronta importante proprio nella nascita della libreria editrice Di Cioccio”. In quel periodo furono pubblicate le storie di viaggiatori in Abruzzo, di autori come Richard Kappel Kraven ed Edward Lear e tornarono alla luce opere come quelle di Pietro Piccirilli e Giuseppe Celidonio. Tra le prime novità letterarie dell’editrice Di Cioccio spiccano poi “Lu libbre d’Ottavie”, antologia della poesia di Ottaviano Giannangeli e “Castagne pazze” di Vittorio Monaco. Altre pubblicazioni importanti riguardarono preziosi studi sulla storia del territorio peligno e di suoi personaggi eminenti curati da Renato Tuteri, Dante Pace, Rocco Scarascia, Virgilio Orsini, Franco Cercone e Raffaele Russo. Durante la sua conferenza il professore Pantaleo si è soffermato anche nella narrazione di episodi della storia cittadina, ricordati anche nel suo volume “Giornali e opinione pubblica a Sulmona”, edito da Di Cioccio nel 1982 e nel ricordo di alcune personalità della storia locale. Interessante anche l’illustrazione di diapositive, fotografie d’epoca, di eventi e personaggi di una Sulmona che va scomparendo, tra le quali spiccano quelle del Bimillenario della nascita di Ovidio, nel 1957, con il professore Ettore Paratore, insigne latinista dell’Università di Roma, tra Olindo Pelino e Ilio Di Iorio o quella del presidente del Senato, Giovanni Spadolini, ospite della libreria, con Antonio Di Cioccio e Antonio Pantaleo.