
GIANNI E GEMMA: UN MATRIMONIO LUNGO 70 ANNI. IL SEGRETO? “LITIGANO SEMPRE”
Un matrimonio lungo 70 anni: Gianni e Gemma sposi dal 1946. Grande festa domani, 25 settembre, a Sulmona, per Gianni Tritapepe e Gemma Lepore, 92 anni lui, originario di Lanciano, 88 lei, nativa di Castel di Sangro, che insieme ai loro 3 figli, 8 nipoti e 3 pronipoti, celebreranno, in un ristorante sulmonese, un traguardo che al giorno d’oggi in pochi riescono raggiungere, mantenendo ben salde una dentro l’altra quelle mani che si unirono 70 anni fa. Un privilegio. Una di quelle storie in cui è l’amore per la famiglia a trionfare, scavalcando le sofferenze che hanno scandito la vita insieme dall’immediato post guerra ad oggi. Una rarità. Il segreto? “Litigano sempre, ma è la pazienza il vero ingrediente prezioso”. A raccontare la loro storia è la figlia, Mara. Tutto cominciò negli anni in cui era appena finito il secondo conflitto mondiale. Lui, bancario di professione, originario di Lanciano, venne trasferito a Castel di Sangro, dove, affacciato a un balcone durante un comizio che si stava svolgendo nella piazza centrale, vide tra la folla una bella ragazza e se ne innamorò all’istante. Un colpo di fulmine per quella che era considerata “la più bella del paese”, frase scolpita nei cassetti della memoria di Gianni. “Erano solo e sempre sguardi e carezze”, continua la figlia, ricucendo insieme i tanti racconti dei suoi genitori “I miei nonni erano molto severi, in linea con quell’epoca. Il giorno delle nozze mio padre mise un braccio intorno al collo di colei che a breve sarebbe diventata sua moglie, ma nel momento in cui stava per baciarla (sulla guancia, sia chiaro), la suocera lo bacchettò precisando che ancora non erano sposati. Insomma per il tanto sospirato primo bacio dovettero attendere il fatidico <si>, il termine della cerimonia e il consenso della madre”. Altri tempi, ma una forma di rispetto e la riservatezza non sono mai venuti meno nella loro vita insieme. Lui paziente, sempre ligio al dovere e rispettoso della legge e degli altri, lei molto più vivace e con caratteristiche inclini al comando. Due caratteri diversi che prendono fuoco facilmente, insomma, ma che altrettanto presto riescono a riportare il sorriso, magari seduti davanti a un buon piatto cucinato proprio dalla signora Gemma, rinomata in famiglia per la sua ottima arte culinaria. Dote molto apprezzata tutt’oggi dal marito. Prima a Corato (Ba), poi a Oria (Br), la famiglia Tritapepe è giunta a Sulmona dimorando per anni in un palazzo nella centralissima piazza XX Settembre, convinti da sempre che la famiglia unita sia un bene primario, tanto da non trascorrere mai una festa comandata lontano da figli e nipoti. Domani, a brindare insieme a Gianni e Gemma, ci saranno proprio i loro familiari, ma non per il settantesimo anniversario di nozze, come hanno tenuto a precisare i coniugi stessi, ma “Festeggeremo i 70 anni dalla nascita della nostra famiglia”.