INAUGURATE SALE OPERATORIE. D’ALFONSO E PAOLUCCI: SALVO IL PUNTO NASCITA (video)
Per il punto nascita nulla sarà toccato, anzi la prospettiva è l’investimento; primo lotto in dirittura d’arrivo, poi, per la costruzione del nuovo ospedale, mentre il secondo sarà priorità nell’accordo di programma di Governo che sarà firmato entro un mese. E’ quanto garantiscono il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale Silvio Paolucci, questa mattina durante il taglio del nastro delle tre nuove sale operatorie al primo piano del SS Annunziata, pronte a dicembre scorso con inaugurazione rinviata. Sono arrivati in anticipo sulla tabella di marcia D’Alfonso e Paolucci, insieme al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini e al manager della Asl1, Rinaldo Tordera, pronti per la cerimonia alla presenza del primario di Rianimazione Vincenzo Pace e della caposala. Ad accoglierli all’esterno del nosocomio un gruppetto di manifestanti muniti di striscioni e volantini a difesa del presidio ospedaliero e del punto nascita, capeggiato da Elisabetta Bianchi, Luigi La Civita e Domenico Capaldo.
PAOLUCCI SUL NUOVO OSPEDALE
“E’ un momento importante perchè si inaugurano tre sale operatorie del tutto nuove, che hanno una nuova tecnologia in grado di dare più sicurezza e più qualità” ha affermato l’assessore regionale Silvio Paolucci “nello stesso tempo, va ricordato che l’ospedale di Sulmona è il primo su cui la Regione sta facendo l’investimento più importante: non solo è partita la costruzione dell’ospedale nuovo, ma il secondo lotto è dentro la programmazione dell’articolo 20, che prevede la realizzazione di nosocomi a Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. In secondo luogo, nella programmazione a Sulmona è stato dato un ruolo determinante per la rete di emergenza urgenza, perchè ci sono tutti i tre i percorsi tempo-dipendenti: la Stroke Unit, che aggredisce il grande tema dell’ictus, l’Utic, per la rete cuore e l’ortopedia, che tutti conosciamo qui a Sulmona. Credo che sia una scelta molto importante, che ha il sostegno di tante postazioni di 118 in più e innovative, che sono state messe sul territorio e che quindi salvaguardano l’emergenza urgenza”.
Sulla costruzione del nuovo ospedale, l’assessore Paolucci ha aggiunto che “il primo lotto è già in via ultimazione, per il secondo tra fine settembre e metà ottobre concludo accordo di programma con il Governo, in cui sono inserite le quattro priorità tra cui c’è Sulmona. Adesso il punto vero è il problema della gestione, avere i migliori giocatori in campo, cioè i migliori operatori sanitari e le migliori scelte possibili sulle unità operative complesse, le così dette Uosl, da questo punto di vista attuare questa programmazione è la vera sfida del futuro”.
D’ALFONSO REPLICA ALLA PELINO
Replicando alle critiche mosse dalla senatrice per chi fa oggi solo passerella per inaugurare opere che portano la firma altrui, il presidente D’Alfonso risponde : “Abbiamo ereditato obblighi e procedure riferite alla cantieristica, così come noi, a quelli che arriveranno fra 15 anni, consegneremo particolari impegni di agenda. Abbiamo assicurato la scorrevolezza di tutti gli ulteriori procedimenti grazie al direttore Tordera e alla collaborazione del Comune. Riteniamo che quando si concludono opere significative riguardanti la vita collettiva è perchè tutti hanno saputo collaborare, senza guardare indietro al passato limiti e debolezze, ma hanno spinto in avanti. Dobbiamo soltanto lavorare affinchè si esalti anche ciò che abbiamo aggiunto”.
SINDACO CASINI “LA VERA PARTITA E’ RIEMPIRE I REPARTI”
“Noi faremo la nostra parte, dobbiamo lavorare insieme. Vogliamo avere rassicurazioni rispetto alle tempistiche sulla conclusione dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale. C’è un’ importante problematica relativa alla vulnerabilità nell’ala vecchia, per cui l’azienda sanitaria si è attivata per la sicurezza, ma dobbiamo rapidamente concludere questa fase per ridefinire un assetto sicuro e completo dei reparti. La vera partita, però, sarà riempirli” ha detto il sindaco Casini “Vogliamo che da un punto di vista gestionale, gli atti aziendali che si stanno definendo prevedano strategie per cui i reparti vengano dotati dal punto di vista quantitativo e qualitativo quelle risosrse apicali e non, che possa garantire una piena qualità di questo ospedale, in continuità con una tradizione che negli anni ha avuto reparti di eccellenza. L’area chirurgica ci preme in particolare, vogliamo che il Uoc di Rianimazione territoriale ci venga concesso in sede di programmazione anche della medicina territoriale, su quest’ultima vogliamo dire la nostra perchè è sul territorio ci saranno premesse affinchè si possa sul territorio completare un assetto qualitativo adeguato.
IL PUNTO NASCITA NON CHIUDERA’
“La questione dell’ostetricia è una storia a sè: tutto è ghiacciato, grazie anche ai rilievi dell’Agenas che sono stati opportuni” afferma Paolucci “la Asl e la sanità regionale sono al lavoro per trovare le soluzioni, quindi nulla si tocca sotto questo punto di vista”. Il governatore D’Alfonso, sul reparto di maternità parla di investimenti: “abbiamo potuto incrociare procedure nazionale, esigenze di garanzie e sicurezza con la domanda della collettività territoriale. Poi c’è un dato aggiuntivo, siccome gli investimenti riguardanti anche l’economia del turismo riverseranno numeri crescenti ulteriori in questo bacino, ritengo che ci saranno, con intelligenza, ulteriori investimenti per il punto nascita”.
LE SALE OPERATORIE
Il progetto originario prevedeva la realizzazione di due sale operatorie, ma successivamente, con una perizia di variante, ne è stata realizzata una terza, in modo da soddisfare al meglio le esigenze dell’attività chirurgica. I tre locali per le operazioni chirurgiche, due per l’attività ordinaria e una terza per interventi d’urgenza, occupano una superficie di 540 metri quadrati e sono costate circa 3 milioni e 500 mila euro. Due dei tre ambienti sono schermati per consentire di effettuare esami di diagnostica senza andare i radiologia. Il nuovo quartiere operatorio è dotato di una sala di preparazione all’intervento chirurgico e di una ricovery room, dove il paziente, dopo l’intervento chirurgico, riprende lentamente coscienza e recupera le funzioni vitali. Oltre al blocco operatorio è stata realizzata un’area di 200 metri quadrati dedicata alla sterilizzazione degli strumenti chirurgici e di altro materiale. Le nuove sale operatorie avranno sitemi di sicurezza quali il controllo della temperatura degli ambienti e l’utilizzo di materiali necessari allo svolgimento dell’attività operatoria. E’ stato infatti realizzato un impianto che assicura il monitoraggio e di parametri microclimatici, gas anestetici e polveri sottili, garantendo le massime condizioni di sterilità e sicurezza durante gli interventi chirurgici.
“Si tratta di sale operatorie all’insegna dell’innovazione e della qualità che sono state realizzate in un tempo contenuto, circa 23 mesi” ha commentato D’Alfonso “Vi sono le condizioni per potenziare l’attività perché maggiore è la sicurezza laddove si opera con un alto numero di casi e vi è un ampio bacino di utenti. Come Regione, con questo investimento su Sulmona, abbiamo messo risorse finanziarie; ora spetta ai medici esprimere tutta la loro professionalità per utilizzare al meglio le nuove sale operatorie”.