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DI LORETO NUOVO AMMINISTRATORE DELLA SACA CHE RESTA FORTINO PRATOLANO (video)

Luigi Di Loreto è il nuovo amministratore unico della Saca. L’elezione all’unanimità è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci riunita oggi pomeriggio, in seconda convocazione, nella sede della società. Una nomina ampiamente annunciata nei giorni scorsi da Reteabruzzo.com. L’elezione unanime è stata segno di una continuità nello spirito di collaborazione instaurato nel 2010 dai sindaci del territorio, garantendo alla società una gestione unitaria. E’ stata Alessandra Vella, assessore del Comune di Sulmona, delegata dal sindaco Annamaria Casini, a proporre all’assemblea il nome del nuovo amministratore unico, braccio destro dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo. Vella ha parlato di una scelta unanime dell’amministrazione comunale sulmonese, sorvolando sulle critiche e perplessità sul metodo della scelta venute in questi giorni dai socialisti, rimaste inascoltate. Così l’assessore regionale si aggiudica anche la poltrona della Saca, ponendo al vertice di una delle aziende più importanti del territorio un suo uomo. E non solo: uno dei tre revisori dei conti eletti dall’assemblea e indicato dal Comune di Campo di Giove, è Alessandra Di Nino, di Pratola, sorella dell’ex vice presidente della Provincia, Antonella. Anche in questo nomina parrebbe esserci lo zampino dell’assessore regionale, probabilmente in un accordo più ampio che vedrebbe un appoggio futuro dell’assessore Gerosolimo per l’elezione del nuovo sindaco di Pratola, in cambio di sostegno elettorale alla sua candidatura al parlamento. Gli altri due revisori sono la presidente uscente Lucia Romano, espressione dell’Alto Sangro e Lodovico Presutti, indicato dal centrosinistra,  commercialista pratolano. La Saca resta quindi un fortino pratolano, dopo l’esperienza di sei anni portata avanti dall’ingegnere Domenico Petrella alla guida della società. Al momento del commiato l’amministratore unico uscente ha tracciato un bilancio della sua attività mettendo in rilievo la crescita economica della società e nello stesso tempo due criticità essenziali: la morosità degli utenti salita a due milioni di euro e la scarsa collaborazione delle banche che non permettono la programmazione di investimenti consistenti, perché restìe a concedere mutui.

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