ORSO IN CITTA’, I COMUNI LASCIANO SOLI GLI ALLEVATORI

I Comuni lasciano soli gli allevatori a difesa dei loro pollai e stalle. Soldi non ce ne sono e i Comuni affidano la soluzione del problema della presenza dell’orso e delle sue incursioni nei pollai nelle mani delle associazioni a tutela dell’orso e del Parco nazionale della Maiella. Questo ĆØ il risultato del vertice di ieri pomeriggio a palazzo S.Francesco dopo le ultime incursioni del plantigrado arrivato alla periferia di Sulmona e Introdacqua. L’incontro ĆØ stato convocato dall’assessore Alessandra Vella e dal consigliere delegato alle Frazioni, Andrea Ramunno, che hanno garantito la massima disponibilitĆ  alla soluzione dei problemi, affidandosi perĆ² alle associazioni e all’ente parco. “Nel tavolo tecnico ĆØ emersa la volontĆ  congiunta di mettere in campo iniziative volte a dare risposte efficaci che prevedano la messa in sicurezza sia dellā€™uomo, sia degli allevamenti ma anche garantire la sicurezza del plantigrado stesso – hanno dichiarato in una nota l’assessore Vella e il consigliere Ramunno – Ā si ĆØ deciso di avviare un censimento delle strutture a maggior rischio e di installare nelle zone dove lā€™orso confidente ĆØ giĆ  stato avvistato, i primi recinti che il Parco Nazionale della Maiella e le associazioni metteranno a disposizione. Nel frattempo sono state messe in atto tutte le misure necessarie da parte del Corpo Forestale che sta vigilando nelle aree interessate”. Come dire che tutto resta rimesso a carico delle associazioni e dell’ente parco. Le associazioni al momento hanno solo cinque recinti, giĆ  distribuiti e non hanno risorse economiche per acquistarne altri. Il Parco Maiella ha fatto sapere che sarĆ  molto difficile dirottare verso Sulmona i recinti a disposizione perchĆ© anche in altri paesi, all’interno dell’area protetta del parco, si vive una situazione di emergenza, dovuta alla presenza dell’orso. “Noi stiamo facendo tutto quello che ĆØ nelle nostre possibilitĆ  per tutelare i residenti e l’animale – afferma il presidente dell’associazione “Dalla parte dell’orso”, Filippo Carassai – ma la nostra ĆØ una piccola associazione che non dispone di risorse sufficienti per soddisfare tutti gli attuali bisogni di reti elettrificate da mettere a protezione degli allevamenti”.