FINANZIATA DA 5 ANNI E MAI COSTRUITA, SULMONA ATTENDE LA NUOVA SCUOLA

Dopo cinque anni dallo stanziamento dei finanziamenti , ancora nessun cantiere è stato aperto nel piazzale Paolo Bartolomeo, vicino il palasport, per costruire il nuovo plesso scolastico antisismico, che fu annunciato in tutta fretta, con la paura del sisma ancora in gola, negli anni del post terremoto 2009, precisamente nel giugno 2011, quando 25 milioni di euro erano destinati alla messa in sicurezza delle scuole comunali sulmonesi, nell’ambito del progetto “Scuole d’Abruzzo-Il Futuro in Sicurezza”, di cui oltre 6 milioni (fondi Cipe a disposizione della Regione) erano finalizzati alla costruzione del plesso scolastico antisismico. Sarebbe colpa della burocrazia e della legge in continuo cambiamento se il progetto ad oggi è ancora al palo, come fanno sapere dal Municipio. Perché la burocrazia non segue le ansie da scossa della gente, politici compresi, che una volta passata la paura, rinfila tutto nel dimenticatoio, come in questi sette anni, basti pensare solo al fatto che pochissimi cittadini hanno partecipato, nel tempo, ai diversi convegni e incontri per informare la popolazione sulla prevenzione e il rischio sismico. A Sulmona e nei paesi del circondario. E se erano assenti i cittadini, figuriamoci gli amministratori.  La realizzazione della nuova scuola, che secondo l’allora Giunta sarebbe potuta sorgere in due anni,  avrebbe fornito oggi una soluzione sicura ai 500 bambini delle elementari e medie di Sulmona, risolvendo così  la situazione delicata che sta vivendo la città all’inizio del nuovo anno scolastico. Il primo stop al progetto arrivò sotto la Giunta Ranalli, quando la Regione ridusse i finanziamenti a 4 milioni, obbligando il Comune ad optare per l’appalto integrato che prevede progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa aggiudicataria.  (Il progetto preliminare per i lavori di realizzazione della nuova scuola fu approvato nel 2014 con la delibera n. 42 del 17 marzo). Lo scorso aprile è arrivata l’approvazione del nuovo codice dei contratti per le PA che depennava l’appalto integrato. Ecco, dunque, che a palazzo San Francesco hanno dovuto rivedere tutto il progetto che ora dovrà prevedere una gara per il progetto esecutivo e un’altra per l’esecuzione dei lavori. Che non si tratti di uno stato d’emergenza oggi per Sulmona, la quale non è terremotata, è stato ribadito più volte sabato scorso nell’affollata assemblea che i vertici dell’amministrazione comunale hanno tenuto con i genitori e insegnanti (clicca), annunciando che il suono della campanella fissato al 12 settembre, con molta probabilità, slitterà, ancora non si sa per quanto tempo. Si attende infatti la firma dell’ordinanza da parte del sindaco, al fine di permettere il prosieguo dei controlli e ispezioni degli edifici scolastici e l’applicazione di un piano B, individuando strutture alternative per ospitare il popolo degli alunni.  Per il Comune di Pratola, invece, il sindaco Antonio De Crescentiis, comunica su Facebook che “le lezioni del 6,7 e 8 non si terranno fino a nuove disposizioni”, in merito alle scuole comunali nel territorio pratolano.