PROFUGHI ALLA “BATTISTI”, DI GIANDOMENICO DICE NO: “PETIZIONE E PRONTI AD OCCUPARE. PENSIAMO ALLA NOSTRA GENTE”

“Tanto per cominciare partiamo con una petizione per una scelta che dall’alto cade a picco su Sulmona. Destinare la Cesare Battisti ai migranti ĆØ una pessima idea Ā che non giova allo sviluppo commerciale dell’area, nĆ© Ā favorisce l’integrazione soprattutto se la povertĆ  resta per chi la subisce a casa sua, intendendo per casa Sulmona”. Il portavoce di SovranitĆ  Sulmona, Alberto Di Giandomenico, con una nota interviene con un secco no sull’eventualitĆ  di sistemare i migranti nella Caserma Battisti. EventualitĆ  che il prefetto smentisce, per voce del sindaco di Sulmona (clicca). Ā Nel caso, il movimento di destra si dice pronto ad occupare l’ex caserma di Porta Napoli. “Se davvero si punta all’integrazione come si puĆ² Ā pensare di ottenerla negando rifugio, sostegno e lavoro ai sulmonesi e ospitando negli alberghi gli eventuali richiedenti asilo” afferma Di Giandomenico, secondo cui l’attenzione va spostata sullaĀ “miseria che c’ĆØ dinanzi. Creare altri problemi da sovrapporre ĆØ il sistema per evitare d’impegnarsi in una reale soluzione delle questioni principali” Continua Di Giandomenico “nuovi posti di lavoro in cittĆ  non se ne prevedono quindi gli ospiti di oggiĀ rafforzeranno le fila degli inoccupati di domani, incluso il sistema di raccomandazioni/favoritismi, ma alimenteranno anche la criminalitĆ  in questo punto di snodo. Siamo pronti allaĀ raccolta firme per chiedere alla nuova amministrazione comunale di esprimere parere negativo su questo ulteriore flusso di profughi in arrivo in cittĆ  – chiarisce il coordinatore di SovranitĆ  – Le politiche sociali diĀ SulmonaĀ dovrebbero necessariamente essere rivolte, in modo prioritario, alla nostra gente. Emergenza abitativa, disoccupazione, stato di povertĆ  si ripercuotono sulla serenitĆ  delle nostre famiglie, dei giovani peligni costretti ad andare via. Sono tutte vertenze d’affrontare e non da evitare creando nuovi problemi come l’arrivo dei richiedenti asilo. Senza contare le prioritĆ : per noi viene prima la nostra gente. Saremo disposti” conclude “a impegnarci insieme a questa amministrazione per studiare un Piano sociale efficace atto a fronteggiare concretamente questeĀ vertenze”.Ā