BRUTTA AVVENTURA PER UN GIOVANE SCOUT IN MISSIONE DI SOPRAVVIVENZA SUL MORRONE

Si trattava di una “missione di sopravvivenza”, quella che avrebbe dovuto affrontare il giovane boy scout sedicenne di Roma che ieri intorno alle 17 e’ stato lasciato in quota sul monte Morrone con l’obiettivo di percorrere da solo un sentiero che lo avrebbe ricondotto dal suo responsabile. Nello zaino tutto il kit di sopravvivenza, da utilizzare in caso di difficolta’ o per trascorrere la notte all’addiaccio. Ma per il giovane romano non e’ andata come previsto. Dopo aver smarrito il sentiero indicato sulla pianta, il ragazzo si e’ alzato di quota, non riuscendo a incontrarsi con nessuno dei compagni d’escursione. Anche il kit lo ha tradito: una volta aperto lo zaino, la tenda fuori uso, il sacco a pelo bagnato e nessun rifornimento d’acqua e cibo. Al tramonto ci si e’ messo anche il maltempo. Un violento acquazzone, insieme all’impossibilita’ di mettersi in contatto telefonico con il campeggio, lo hanno costretto ad allertare il 112. I carabinieri della stazione di Pacentro, coordinati dal maresciallo Antonio Rinaldi, si sono immediatamente messi in contatto con il Soccorso Alpino che ha inviato una squadra sul Morrone, gruppo montuoso che sovrasta la citta’ di Sulmona. “Abbiamo tentato di guidarlo lungo il sentiero anche telefonicamente” ha dichiarato un tecnico del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo (Cnsas), “ma ci ha detto di non riuscire a muoversi per il freddo, cosi’ lo abbiamo raggiunto a piedi nel punto da lui indicatoci. Si e’ preso un brutto spavento, era bagnato e molto infreddolito ma ora sta bene”.