SEL: “PROGETTO TOTO INSOSTENIBILE, COINVOLGERE AMMINISTRATORI E CITTADINI”

“Il progetto Toto, per come risulta concepito, è insostenibile”. Ad affermarlo sono Mario Mazzocca, sottosegretario con delega all’Ambiente e capogruppo regionale di Sel, Tommaso Di Febo, coordinatore regionale di Sel e Leandro Bracco, consigliere regionale di Sinistra Italiana, che propongono decisioni partecipate dai cittadini e amministratori dei territori interessati dal progetto di variante all’A24 e A25. “E’d’obbligo, pertanto, ribadire il nostro no a questo progetto di variante delle autostrade A24 e A25 ed il pieno sostegno alle iniziative di mobilitazione portate avanti dalle istituzioni locali, dalle associazioni ambientaliste e da alcuni comitati spontanei. Le motivazioni a supporto del contrasto di SEL-SI al progetto, la cui realizzazione determinerebbe ripercussioni negative per le comunità della Valle Peligna, dell’Alto Sangro e della Valle del Sagittario, sono molteplici, oggettivamente condivisibili e difficilmente confutabili” sostengono gli esponenti di Sel e Sinistra Italiana. “In primis, il progetto è evidentemente insostenibile sotto il profilo ambientale: tornare a bucare le montagne abruzzesi per ulteriori 3 milioni di metri cubi determinerebbe un impatto incalcolabile ed irreversibile sull’ambiente naturale, in particolar modo sulle riserve idriche delle nostre montagne da cui la nostra Regione dipende; un impatto letale sull’assetto del sottosuolo, sulla componente paesistica e sulla qualità della vita. Inoltre, il progetto è insostenibile sia sul piano sociale, perché la sua realizzazione impatterebbe drasticamente con il tessuto sociale delle comunità locali, anche per gli elevati costi che non potranno non gravare prevalentemente sulla comunità locale-utente) sia su quello eminentemente istituzionale, perché la maggior parte dei Comuni e la Provincia di L’Aquila hanno più volte manifestato il proprio dissenso” proseguono i tre esponenti Sel-Si. “Ma in particolar modo, ciò che oggi ci convince ancor meno è la sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento; non ci convince, ad esempio, il rapporto costi-benefici soprattutto in ordine alla proporzione fra l’elevata consistenza dell’investimento e la consequenziale giustificazione tecnico-economica a supporto. In definitiva, anche noi riteniamo strategico ottimizzare e qualificare il collegamento tra l’Abruzzo e la Capitale, ma riteniamo sia ora e tempo di avviare una serrata discussione sulla esigenza di implementare e potenziare la linea ferroviaria, da tempo immemore necessitante di un reale e congruo intervento strutturale”, osservano Mazzocca, Di Febo e Bracco, concludendo che “il progetto ‘Toto”, per come è stato concepito, necessita di un’includente e diffuso processo partecipativo, di colloquio e confronto con le istituzioni locali, a partire dal Presidente della Provincia dell’Aquila, dei sindaci e dai cittadini dei territori interessati, nonché con le organizzazioni sociali e le associazioni ambientaliste per meglio comprendere sia le esigenze e le necessità delle realtà locali interessate e sia gli effetti che una siffatta proposta indurrebbe sul territorio”.