FAGGIOLI, PECCATO PER IL RECORD MANCATO: CI RIPROVERÒ (Video)

“Non è stato facile vincere oggi. Con il tempo che ha fatto le bizze e un tracciato molto tecnico che non ti permette di sbagliare. Nella seconda prova ho cercato di scendere sotto i 3 minuti, ma per pochi centesimi non ci sono riuscito. Ci riproverò la prossima volta”. Simone Faggioli sorride mentre fa saltare il tappo alla bottiglia di spumante con cui festeggia la sua vittoria alle Svolte di Popoli. Vicino a lui il compagno di squadra e amico Omar Magliona terzo al traguardo al suo rientro alle gare, con il quale scherza prima di risalire sul prototipo è ridiscendere verso Popoli per le premiazioni ufficiali. Ottimo secondo Domenico Scola, rampollo di una famiglia che ha fatto la storia delle cronoscalate, stesso nome del nonno che detiene il record di partecipazioni nella gara  popolese. “Nella seconda manche sono salito deciso perché volevo fare il record”, rivela il giovane pilota siciliano, “e per qualche secondo ci sono riuscito. Poi è salito Simone e se lo è ripreso di nuovo. Tuttavia devo dire che ho fatto un’ottima gara, sempre al limite con un fondo stradale che non consentiva distrazioni”. Tra i piloti di casa si è distinto Claudio Pio, primo nella sua categoria. “L’incognita del tempo ci ha tenuti con il fiato sospeso fino alla fine”, dichiara il giovane pilota popolese, “la scelta delle gomme era fondamentale e non volevo sbagliare tant’è che sono stato indeciso fino all’ultimo su quali utilizzare. Per fortuna tutto è andato per il verso giusto, anche se in un paio di curve ho rischiato di andare dritto”. Più sfortunato Mattia Fasciano che non è riuscito ad entrare in classifica per un problema fatto registrare dalla sua Peugeot nella prima prova. “Il motore non pescava la benzina”, spiega Fasciano, “problema che non mi ha consentito di arrivare al traguardo”. Buon quarto posto per Massimo Di Domizio su Citroen Saxo, Gruppo N 1600. Mentre l’altro popolese Vincenzo Ottaviani ha scelto di fare una sola manche e non è entrato nella classifica finale. “Nella prima manche il tracciato era troppo bagnato e non ho voluto rischiare”, precisa Ottaviani che sulla sua monoposto porta il logo della Giostra cavalleresca di Sulmona, “sono sicuro che andrà meglio il prossimo anno. Per quanto riguarda la Giostra cavalleresca, sono felice di portare in giro per l’Italia sulla mia macchina, l’immagine di una delle manifestazione che sono motivo di vanto del nostro territorio”.

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